Da anni sul mercato si ipotizzava di un taglio della

catena di controllo della galassia De Benedetti. Ma finora tutti i rumors

erano stati smentiti dalla famiglia di imprenditori piemontesi concentrati

su asset quali Gedi (editoria), Sogefi (componentistica) e Kos (sanità).

Ora, invece, il processo, arrivato a due anni di distanza dal matrimonio

d'affari con gli Agnelli-Elkann nel settore dell'informazione cartacea (il

matrimonio tra il gruppo L'Espresso e Itedi), si è concretizzato.

Come annunciato ieri sera, i cda di Cir e della controllante (45,5%)

Cofide «hanno esaminato e approvato il progetto di fusione per

incorporazione della controllata Cir nella controllante Cofide «con un

rapporto di concambio di 2,01 della holding capogruppo per ogni azione

della sub-holding controllata. «Per servire il concambio, Cofide

procederà all'aumento del proprio capitale per massimi 281,364 milioni di

azioni mediante emissione di massime 562,728 milioni di nuove azioni

ordinarie dal valore nominale di 0,5 euro ciascuna.

Al termine del processo la Fratelli De Benedetti deterrà il 29,8% del

capitale ordinario e il 44,8% del capitale votante della società

risultante dalla fusione. «La fusione rappresenta una svolta molto

importante per il nostro gruppo e ci consentirà di semplificarne la

struttura societaria e renderla coerente con l'evoluzione del mercato,

nell'interesse degli azionisti di Cir e di Cofide », ha dichiarato il

numero uno, Rodolfo De Benedetti. «Con l'ad Monica Mondardini proseguiremo

il percorso di creazione di valore per tutti gli azionisti e di

consolidamento e crescita delle nostre partecipazioni strategiche».

Non è da escludere che questa operazione possa poi essere solo il primo

step di altre operazioni di natura straordinaria che la famiglia De

Benedetti potrebbe definire nei prossimi anni, a partire dalla

valorizzazione di due dei suoi asset, Sogefi e Kos. Nel primo caso, visto

il fermento nel settore automotive e della componentistica, la controllata

potrebbe essere oggetto di un consolidamento o di uno spezzatino. Mentre

per quel che riguarda il primo polo italiano privato nella sanità

(residenze e riabilitazione) ci potrebbe essere un futuro a Piazza Affari.

Advisor della fusione sono per conto di Cir , Mediobanca , Andrea Zoppini

e Giovanni Petrella, e per Cofide Société Générale , Natixis, lo studio

Chiomenti e Pietro Mazzola.

red/fch

 

(END) Dow Jones Newswires

March 12, 2019 03:25 ET (07:25 GMT)

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