Il fulmine a ciel sereno che ha colpito Banca Ifis nel fine settimana - la sfiducia comunicata dall'azionista di controllo La Scogliera allo storico ormai ex ad, Giovanni Bossi, a capo del gruppo da oltre 24 anni- si è fatto sentire a Piazza Affari: ieri il titolo ha chiuso in calo dell'11,6% a 15,75 euro.

Per provare a dare una pronta risposta ai dubbi degli investitori, scrive MF, nella serata di ieri è arrivato l'annuncio dell'individuazione del sostituto di Bossi (è anche azionista al 3,45%): si tratta di Luciano Colombini, banker di lungo corso passato da Banca di Roma, Popolare Vicenza (è rimasto per oltre vent'anni fino a divernirne direttore generale), Banco Popolare, Unipol Banca, Banco Desio e , infine, di Banca Finint (era l'ad). Quello che ancora per molti resta un mistero è il motivo del defenestramento improvviso, arrivato poi a poche ore dall'approvazione del bilancio 2018 chiuso con un utile di 146,8 milioni, un margine di intermediazione 576,5 milioni (+9,7%) e un dividendo di 1,05 euro per azione (+5%). Dal 2001 la cedola distribuita ammonta a oltre 340 milioni, 196 milioni dei quali andati alla holding della famiglia Fuerstenberg.

red/fch

 

(END) Dow Jones Newswires

March 12, 2019 03:48 ET (07:48 GMT)

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