Inflazione: Istat stima +0,1% m/m a febbraio (+1% a/a)
15 Marzo 2019 - 11:26AM
MF Dow Jones (Italiano)
A febbraio 2019, si stima che l'indice nazionale dei prezzi al
consumo per l'intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi,
aumenti dello 0,1% rispetto al mese precedente e dell'1% su base
annua (da +0,9% registrato nel mese precedente). La stima
preliminare era +1,1%.
Lo rileva l'Istat spiegando che le componenti maggiormente
volatili continuano a determinare oscillazioni dell'inflazione, sia
al rialzo sia al ribasso. A febbraio sono i prezzi dei beni
alimentari non lavorati a spiegare in buona parte l'accelerazione
dell'inflazione, dopo il rallentamento di gennaio (anch'esso dovuto
per lo più a componenti volatili quali gli energetici non
regolamentati). La crescita dei prezzi al consumo depurata
dell'influenza di queste componenti rimane debole e al di sotto del
mezzo punto percentuale. Le stime definitive confermano che a
febbraio i prezzi dei beni a elevata frequenza di acquisto sono
cresciuti in misura significativamente più elevata del paniere nel
suo complesso (a causa soprattutto dei vegetali freschi).
L'accelerazione di appena un decimo di punto dell'inflazione a
febbraio è imputabile prevalentemente ai prezzi dei beni alimentari
non lavorati (da +1,7% a +3,7%) e dei tabacchi (da +2,9% a +4,5%) e
in misura minore ai prezzi dei beni alimentari lavorati (da una
variazione tendenziale nulla a +0,5%) e dei beni energetici non
regolamentati (da +0,3% a +0,8%); questi andamenti sono stati in
larga parte bilanciati dal rallentamento dei prezzi dei servizi
relativi ai trasporti (da +2,2% a +0,9%) e dall'aumentata flessione
di quelli dei servizi relativi alle comunicazioni (da -2,0% a
-4,8%).
L'inflazione di fondo, cioè al netto degli energetici e degli
alimentari freschi, decelera lievemente da +0,5% a +0,4%, mentre
quella al netto dei soli beni energetici accelera da +0,6% a +0,7%.
Il leggero aumento congiunturale dell'indice generale è dovuto
principalmente alla crescita dei prezzi dei Beni alimentari non
lavorati (+1,3%), dei Tabacchi (+1,5%) e dei Beni energetici non
regolamentati (+0,6%), solo in parte bilanciata dal calo dei prezzi
dei Servizi relativi alle comunicazioni (-2,7%).
L'inflazione torna ad accelerare in modo marcato per i beni (da
+0,7% a +1,3%), mentre rallenta per i servizi (da +1,1% a +0,7%);
pertanto rispetto al mese di gennaio il differenziale
inflazionistico tra servizi e beni torna negativo e pari a -0,6
punti percentuali (era +0,4 nel mese precedente).L'inflazione
acquisita per il 2019 è +0,2% per l'indice generale e -0,3% per la
componente di fondo.
L'indice armonizzato dei prezzi al consumo (Ipca) diminuisce
dello 0,3% su base mensile (per effetto di un'ulteriore riduzione
di prezzo dei saldi invernali dell'abbigliamento e calzature, di
cui l'indice Nic non tiene conto) e aumenta dell'1,1% su base
annua, in accelerazione da +0,9% del mese precedente. La stima
preliminare era +1,2%.L'indice nazionale dei prezzi al consumo per
le famiglie di operai e impiegati (FOI), al netto dei tabacchi,
registra un aumento dello 0,1% su base mensile e dello 0,8%
rispetto a febbraio 2018.
pev
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March 15, 2019 06:11 ET (10:11 GMT)
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