S&P ha ridotto il rating sul debito di Salini Impregilo da BB a BB- con outlook negativo.

Secondo l'agenzia di rating, il general contractor ha registrato un debole cash flow operativo principalmente a causa dei ritardi nei pagamenti nei progetti in corso in Etiopia e alcuni progetti in Italia.

La revisione era prevista dato che il gruppo era sotto credit watch. Il blocco dei cantieri in Italia ha impattato fortemente sul settore in termini di riduzione del fatturato e di generazione di cassa nel 2018, come Salini ha già anticipato più volte al mercato nel secondo semestre e in maniera puntuale con la presentazione dei dati del bilancio. Questa situazione non incide sul costo del debito a lungo termine. Va tenuto altresì conto che il Gruppo sta lavorando a un progetto per rimettere in bonis tutto il settore nell'ambito del Progetto Italia.

Bisogna inoltre tenere conto del fatto che i cicli nel settore delle infrastrutture sono molto lunghi e Salini Impregilo alla fine del 2018 ha registrato un valore complessivo di nuovi ordini pari a 6 miliardi, con un portafoglio ordini totale di 33,4 miliardi ed una previsione di nuovi importanti progetti da avviare nel breve termine, e nei primi due mesi del 2019 ha già finalizzato o ha in via definizione contratti per 3,5 miliardi.

S&P sottolinea inoltre che la leva finanziaria adjusted è stata notevolmente sotto le previsioni nel 2018, nonostante il gruppo abbia incassato 506 milioni di euro dalla vendita della divisione Plants and Paving di Lane.

L'agenzia di rating ha tuttavia riconosciuto la strategia di diversificazione geografica di Salini Impregilo, che ha visto ridurre la presenza in Africa ed aumentare le attività in Paesi con profili di minore rischio come gli Stati Uniti, Australia e Medio Oriente. Una strategia che tra l'altro aiuterà il Gruppo a ridurre la volatilità del suo cash flow.

L'outlook negativo, spiega S&P, è dovuto al fatto che c'è ancora un significativo rischio di downside per il rating, dato il track record del gruppo di debole generazione di cash flow, il peso finanziario nel breve termine legato alla potenziale acquisizione di Astaldi e l'incremento del rischio di rifinanziamento della struttura di capitale.

L'agenzia di rating riconosce tuttavia la capacità di Salini Impregilo di generare ricavi con un solido portafoglio ordini e riconosce come un valore il fatto che il Gruppo stia concentrando le sue attività commerciali e produttive sugli Stati Uniti, che è già diventato suo primo mercato nel mondo a livello di ricavi, con il 30% del fatturato totale prodotto nel paese. Questo fatto è particolarmente rilevante, come indica l'agenzia, in quanto il mercato americano è molto promettente in quanto ha una grande necessità di innovare le infrastrutture.

Nella nota, inoltre, l'agenzia riconosce che Salini Impregilo ha un livello di liquidità adeguato, grazie al rapporto che ha sviluppato con i creditori, tanto domestici come stranieri, rapporto dimostrato anche dal supporto che i creditori stanno mostrando nei confronti del suo piano per il salvataggio di Astaldi.

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March 21, 2019 13:58 ET (17:58 GMT)

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