Chiusura in rosso per piazza Affari (-1,38%) e le altre Borse europee che hanno accelerato al ribasso dopo la pubblicazione dei dati Pmi di Francia, Germania e dell'Eurozona, che sono stati peggiori delle attese.

Nel dettaglio, l'indice Pmi composito dell'Eurozona preliminare di marzo, si è attestato a 51,3 punti, in calo rispetto ai 51,3 di febbraio e al di sotto delle aspettative di consenso a 52,1 punti. Per quanto riguarda invece l'indice preliminare relativo al settore dei servizi si è assestato a 52,7 punti, in discesa rispetto ai 52,8 del mese precedente (52,6 punti in consenso). Quello manifatturiero è poi sceso a 47,6 punti dai 49,3 di gennaio (49,5 punti in consenso).

Quanto ai singoli Stati, il Pmi manifatturiero preliminare della Germania è sceso a 44,7 punti rispetto ai 47,6 di febbraio (48,1 punti il consenso). L'indice preliminare relativo ai servizi tedeschi è poi risultato pari a 54,9 punti, rispetto ai 55,3 di febbraio (54,9 punti il consenso).

Il Pmi manifatturiero della Francia è risultato pari a 49,8 punti, in discesa rispetto ai 51,5 del mese precedente (51,6 il consenso). Infine, l'indice Pmi servizi francese si è attestato a 48,7 punti, in calo rispetto ai 50,2 di febbraio (50,7 punti il consenso).

Resta sullo sfondo la questione della Brexit, il cui esisto resta sempre incerto. Se il parlamento britannico dovesse approvare un accordo per l'uscita del Regno Unito dall'Unione Europea la settimana prossima, l'Ue prolungherá la scadenza della Brexit fino al 22 maggio. In caso contrario, la Gran Bretagna avra' tempo fino al 12 aprile per indicare come intende portare avanti il processo per l'uscita dall'Ue.

Tornando a Milano, chiudono in rosso i bancari, con Credit Suisse che ha avviato la copertura su Intesa Sanpaolo (-2,64% a 2,156 euro), con rating underperform e target price a 1,8 euro, e su Unicredit (-4,53% a 11,38 euro) con giudizio neutral e prezzo obiettivo a 13,3 euro. Segno meno anche per Ubi B. (-4,48%), e Banco Bpm (-4,35%).

Debole tra le utility Terna che conclude la sessione cedendo lo 0,11% a 5,54 euro in un contesto di mercato negativo. Sul titolo Banca Imi ha infatti confermato il rating hold, alzando il target price da 5,2 euro a 5,6 euro, mentre Banca Akros ha lasciato il giudizio neutral spostando il prezzo obiettivo a 5,5 euro da 5,2.

Ha resistito Enel (+0,97% a 5,63 euro), su cui Mediobanca Securities ha confermato il rating outperform, alzando il target price a 6,1 euro da 5,7. Archiviano la sessione in territorio positivo anche Snam (+0,31%) ed Hera (+1,03%).

Da segnalare poi nel comparto oil Tenaris che è salita del 2,71%, registrando la migliore performance tra le blue chip. L'azienda ha acquisito da Tmk - società russa produttrice di tubi - il 100% della sua controllata statunitense Ipsco Tubulars per un valore di 1,21 miliardi di dollari.

Sul resto del listino, Banca Imi ha ridotto la raccomandazione su Aeffe (-1,69% a 2,9 euro), da buy a add, con prezzo obiettivo che passa da 3 a 3,3 euro. Sull'Aim Italia infine in luce Enertronica (+2,19%), che ha aumentato i guadagni in scia alla notizia che la sua controllata, Elettronica Santerno, ha sottoscritto un memorandum of understanding relativo alla fornitura di circa 160 MW di inverter fotovoltaici in Colombia.

lpg

 

(END) Dow Jones Newswires

March 22, 2019 12:49 ET (16:49 GMT)

Copyright (c) 2019 MF-Dow Jones News Srl.
Grafico Azioni EnertronicaSanterno (BIT:ENT)
Storico
Da Mar 2024 a Apr 2024 Clicca qui per i Grafici di EnertronicaSanterno
Grafico Azioni EnertronicaSanterno (BIT:ENT)
Storico
Da Apr 2023 a Apr 2024 Clicca qui per i Grafici di EnertronicaSanterno