Brexit: cosa prevedono i voti indicativi
26 Marzo 2019 - 9:18AM
MF Dow Jones (Italiano)
I parlamentari britannici dovrebbero votare domani su una serie
di opzioni alternative alla Brexit.
La prima opzione rimane l'accordo del primo ministro britannico
Theresa May. Sebbene sia già stato respinto due volte, è l'unico
piano di uscita che l'Unione Europea può ratificare rapidamente e
resta in considerazione. La stessa May ha più volte ripetuto che "è
l'unica opzione realistica".
La seconda alternativa è il no-deal, che significherebbe per il
Regno Unito, lasciare l'Ue il 12 aprile senza un accordo.
Un'altra opzione riguarda l'eliminazione del backstop. In teoria
significherebbe riscrivere l'accordo di divorzio dall'Ue per
rimuovere la proposta di allineamento delle dogane volta a
garantire un confine irlandese libero, qualora non fosse possibile
firmare un accordo di libero scambio a lungo termine. Tuttavia non
sembra un'opzione realistica, in quanto il blocco europeo ha sempre
chiarito che la questione del backstop è intrinseca
all'accordo.
La quarta alternativa riguarda un accordo di libero scambio
prendendo come esempio il Canada. Implicherebbe un costo economico
per la Gran Bretagna, per una relazione Ue-Uk più libera e non
risolverebbe il problema del confine irlandese.
Altra opzione è l'appartenenza permanente all'unione doganale.
Quest'alternativa è stata definita dal presidente del Consiglio
Europeo Donald Tusk come "promettente", ma poichè è stata promossa
dai laburisti è improbabile che attiri il sostegno dei
conservatori.
Sesta opzione è una relazione con l'Ue basata su un accordo di
libero scambio come quello che possiede la Norvegia, che
manterrebbe il Regno Unito nel mercato unico, accettando la libertà
di circolazione, e nell'unione doganale.
L'ultima opzione riguarda un secondo referendum.
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March 26, 2019 04:03 ET (08:03 GMT)
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