Borsa Italiana interviene di nuovo sul caso dell'Opa lanciata da SolarEdge su Smre, operazione che ha creato una serie di malumori tra addetti ai lavori e investitori per il diverso trattamento riservato ai soci di minoranza.

In un avviso pubblicato ieri sul sito, Borsa spiega di aver ricevuto da alcuni investitori la richiesta di dare conferma della corretta applicazione dell'articolo 41 del regolamento emittenti dell'Aim, ossia quello relativO al quorum rafforzato in caso di delisting ed in particolare al fatto che "la revoca deve essere subordinata all'approvazione di non meno del 90% dei voti degli azionisti riuniti in assemblea".

Il nodo della questione nasce dalla possibilità espressa da SolarEdge di procedere alla fusione di Smre - quotata appunto su Aim - con una società non quotata, operazione che porterebbe al delisting, anche in caso di mancato conseguimento del 90% del capitale.

Nel documento dell'Opa lanciata da SolarEdge è infatti indicato che nel caso di un'operazione straordinaria volta ad ottenere il delisting l'assemblea delibera secondo le maggioranza di legge e non - come invece previsto dall'articolo 41 del regolamento emittenti Aim - con il voto favorevole di almeno il 90% degli azionisti.

Borsa Italiana ha ribadito, come già comunicato lo scorso 30 gennaio, che tale articolo si applica anche a delibere che comportino l'assegnazione in concambio di azioni non negoziate su Aim o su un mercato regolamentato - opzione che è chiaramente prospettata anche dall'offerente come mera alternativa per ottenere il delisting.

Di conseguenza per Borsa, a questa interpretazione sono tenute tutte le società emittenti che abbiano accettato il regolamento Aim e in particolare queste considerazioni appaiono rafforzate in questo caso visto che tale possibilità è palesemente indicata.

fus

marco.fusi@mfdowjones.it

 

(END) Dow Jones Newswires

March 26, 2019 05:44 ET (09:44 GMT)

Copyright (c) 2019 MF-Dow Jones News Srl.