Giornata negativa per il Ftse Mib che chiude a -0,53%, mentre lo spread sul decennale Btp/Bund si è allargato a quota 254 punti base (251 pb in chiusura ieri).

Tra gli investitori ha continuato a prevalere anche oggi un sentiment di incertezza sulla questione della Brexit, sull'evoluzione delle negoziazioni Usa/Cina e sul rallentamento economico globale.

A pesare sull'azionario è stato anche il dato definitivo sul Pil Usa nel quarto trimestre 2018 peggiore delle attese. La crescita del Pil statunitense è stata infatti rivista al ribasso dal 2,6% al 2,2%, sotto il consenso posto a +2,4%. La spesa dei consumatori è stata poi rivista al ribasso dal +2,5% al +2,1%.

In questo contesto, si segnala che i funzionari statunitensi sono a Pechino per dare il via ad un nuovo round di colloqui tra la Cina e gli Stati Uniti. La delegazione Usa è guidata dal Rappresentante del Commercio, Robert Lighthizer, e dal Segretario al Tesoro, Steven Mnuchin.

I colloqui proseguiranno anche domani e sebbene le due superpotenze abbiano fatto dei progressi per risolvere le controversie commerciali, "c'è ancora molto lavoro da fare", ha sottolineato Gao Feng, portavoce del ministero del Commercio cinese.

Per quanto riguarda la Brexit, lo scenario resta teso. Il leader della Camera dei Comuni britannica, Andrea Leadsom, ha annunciato che domani ci sará il dibattito sulla Brexit, a cui potrebbe seguire un terzo voto sull'accordo di ritiro dell'Uk dall'Ue, nel caso in cui questa sera la la mozione all'intesa venisse approvata dai parlamentari.

Tornando a Piazza Affari, chiudono in calo i finanziari: Bper -0,41%, Ubi B. -0,98%, Unicredit -1,89%, Banco Bpm -2,33%. Ha recuperato sul finale Intesa Sanpaolo +0,19%.

Il settore bancario in Europa (-1,14%) è stato penalizzato dalle indiscrezioni di stampa, secondo cui Deutsche Bank avrebbe pensato a un aumento di capitale a 10 mld euro in vista della possibile fusione con Commerzbank. La notizia è stata poi smentita nel tardo pomeriggio dalla banca stessa.

Tra le blue chip, forti cali anche per Stm (-3,52%), che ha continuato anche oggi a risentire del warning di Infineon che ha rivisto al ribasso la guidance 2019. Segno meno anche per Fca (-2,03%), che pagato prese di profitto dopo i recenti rialzi. Sul titolo hanno avuto un impatto anche le parole di Herbert Diess, Ceo di Volkswagen, che ha dichiarato che la societá tedesca non è interessata a Fca.

In controtendenza tra i titoli industriali Leonardo Spa (+1,48% a 10,25 euro), su cui Ubs ha confermato la raccomandazione neutral alzando il prezzo obiettivo a 11 euro da 9,6. Ottima performance poi per Juventus (+1,79%) e tra le societá di risparmio gestito per Azimut H. (+0,2% a 14,94 euro), su cui Ubs ha confermato il rating neutral alzando il target price a 14,5 euro da 11,2 euro.

Sul resto del listino Kepler Cheuvreux ha abbassato il giudizio a hold da buy su Technogym (-3,32% a a 10,76 euro) con il prezzo obiettivo che è passato a 11,4 euro da 11. Sull'Aim Italia infine ha brillato Digital360 (+11,27%). Il titolo è salito in scia ai conti 2018 che hanno evidenziato ricavi a 22,5 mln euro (+57% a/a), un Ebitda a 2,6 mln euro (+57% a/a), e un Ebit adjusted pari a 1,14 mln euro, contro lo 0,76 milioni del 2017. L' utile netto si attesta poi a 0,59 mln rispetto agli 0,53 milioni al 31 dicembre 2017.

lpg

 

(END) Dow Jones Newswires

March 28, 2019 12:52 ET (16:52 GMT)

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