«I prossimi 20 anni per l'industria dell'auto - così come i primi 20 agli inizi del secolo scorso - saranno caratterizzati da un ritmo di cambiamento ancor più grande di quanto sia avvenuto nei 100 anni di mezzo. In questa nuova ed entusiasmante era, noi e Fca siamo determinati ad avere un ruolo attivo e ambizioso».

Parole e musica di John Elkann, presidente di Exor e di Fca , che nella serata di ieri ha pubblicato la tradizionale lettera agli azionisti della holding di casa Agnelli. Ribadendo, da un lato come il settore delle quattro ruote si trovi alla vigilia di una rivoluzione tecnologica che potrebbe portare a un profondo consolidamento, E dall'altro che la famiglia Agnelli, tramite la holding Exor , voglia continuare ad avere un ruolo da protagonista. Sul come poi molto dipenderà dalle dinamiche del comparto.

Certamente però, anche per la tempistica, le parole di Elkann sono arrivate in un momento particolare per Fca . Nel week-end infatti il Financial Times aveva ipotizzato che «Elkann puntasse a uscire dal settore auto». E in questo senso la risposta del capofamiglia della dinastia torinese non ha lasciato adito a dubbi. Nello stesso tempo però la lettera ha ribadito come la famiglia Agnelli sarebbe pronta a partecipare a un eventuale processo di consolidamento e quindi a diluirsi nell'azionariato di una nuova realtà che sorgesse da una aggregazione. Ma che comunque non ha nessuna intenzione di non vedere valutata pienamente le proprie partecipazioni. Di qui le parole «In questa nuova ed entusiasmante era, noi e Fca siamo determinati ad avere un ruolo attivo e ambizioso». Mf-Milano Finanza d'altronde ha rivelato per prima, il 6 marzo, che i primi abboccamenti con Psa non erano andati a buon fine per le richieste troppo alte degli Agnelli.

Questa però era soltanto la parte più strategica (e conclusiva) di una missiva che Elkann ha invece iniziato col doveroso ricordo di Sergio Marchionne. Un manager che «ha preso la responsabilità di Fiat quando perdeva 5 milioni di euro al giorno e ci ha condotto con il rilancio di Fiat , il salvataggio di Chrysler , la creazione di Cnh Industrial , l'ipo di Ferrari - ad avere tre società leader nel proprio settore, con un grande futuro davanti». L'aspetto finanziario , ha continuato la missiva «è presto detto: il total shareholder return dal 1 giugno 2004 al 20 luglio 2018 è stato di circa 590%. In altre parole, un investimento di 6 euro fatto nel momento in cui Sergio è diventato ceo, sarebbe arrivato a valere 41,4 euro».

Elkann ha poi ricordato che in dieci anni Exor ha dato ai soci un rendimento complessivo moltiplicato per quasi a 10 volte. Poi ha spiegato che, al di fuori delle grandi controllate, la posizione più grande di Exor è in Ocado, una società tecnologica con sede nel Regno Unito focalizzata sull'e-commerce alimentare i. Inoltre il presidente ha fatto notare come nel portafoglio di Exor ci siano platino e palladio. Per il platino in particolare la società prevede un rialzo dei prezzi, che determinerà una forte ripresa degli utili.

red/fch

 

(END) Dow Jones Newswires

April 02, 2019 02:20 ET (06:20 GMT)

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