Nel corso dello scorso anno, il settore del venture capital ha registrato una crescita tendenziale degli investimenti effettuati in Italia più che raddoppiata a circa 0,5 miliardi. Un trend sostenuto, che tuttavia non consente ancora di avvicinare i volumi generati dai principali attori europei come Gran Bretagna (7,7 miliardi gli investimenti nel 2018), Germania (4,4 mld), Francia (3,7 mld), Spagna (1,4 mld), Svizzera e Svezia (entrambe a circa 1,2 mld).

Le distanze rimangono marcate anche dal punto di vista dei round ultimati, con l'Italia che ha chiuso il 2018 con 208 deal, contro i 1.034 registrati nel Regno Unito, i 615 in Francia e i 552 in Germania.

"C'è però una notizia buona", ha spiegato l'a.d. di LVenture, Luigi Capello, nel corso di un incontro con la comunità finanziaria. "In Italia la sostanziale scarsità di capitali fà sì che i prezzi siano ancora molto bassi. Ciò significa che avviando investimenti a livelli relativamente contenuti come facciamo noi, una volta che riusciamo a portare le start up a livello europeo oltre a far fare un incremento di valore a queste ultime beneficiamo di un valore di arbitraggio che oggi - rispetto a Parigi - è circa quattro volte superiore. C'è quindi un'opportunità pazzesca: è il momento ideale per chi desidera investire in start up in Italia e ci attendiamo un grande 2019", ha dichiarato il manager.

Secondo Capello, il mercato italiano del venture capitale è pronto a crescere in misura sostenuta "anche grazie ad alcune norme estremamente positive previste nella Manovra finanziaria". Il vantaggio fiscale per gli investitori - sia persone fisiche sia giuridiche - è passato ad esempio dal 30% al 40%, mentre per le aziende che acquisiscono start-up è stato introdotto un beneficio fiscale che ammonta addirittura al 50% dell'investimento sostenuto. I fondi pensione sono stati inoltre autorizzati a investire fino al 10% dei loro asset nel venture capital.

Quotato sull'Aim dal 2013, il gruppo è un venture capitalist specializzato nel cosiddetto early stage, vale a dire nell'accompagnare le start-up nelle fasi più embrionali della crescita auspicata. "In Italia, dove come detto il mercato è abbastanza rado, siamo leader indiscussi", ha aggiunto Capello, che ha ricordato come LVenture investa "nelle start-up che vengono selezionate dal nostro team d'accelerazione; se poi riescono a fare risultati, le accompagniamo dagli investitori".

La presentazione è stata anche l'occasione per fare il punto sull'andamento dell'azienda e sul Piano d'impresa da poco reso noto. Sul primo fronte, il 2018 si era chiuso con ricavi in aumento tendenziale del 42% a 3,4 milioni di euro e con il primo utile netto, a 0,4 milioni. LVenture nell'ultimo esercizio ha inoltre sostenuto investimenti per 2,8 milioni di euro complessivi, in aumento dell'8% anno su anno. Per quanto riguarda invece il nuovo progetto strategico, il gruppo ha indicato in una forchetta tra 7,5 e 8,3 milioni di euro i ricavi attesi al 2022 (+23% la crescita composta attesa nel periodo 2018-22), un Ebitda positivo tra 2,5 e 3 milioni (+41%) e un Ebit tra 1,5 e 2 milioni (+28%). Gli investimenti sostenuti saranno di 4,5 milioni (+13%), mentre i primi disinvestimenti dovrebbero portare a incassi cumulativi tra 19 e 21 milioni di euro, tra 7,5 e 8,5 mln solo nel 2022.

Limitatamente all'esercizio in corso, i ricavi vengono indicati a 5 milioni, l'Ebitda a zero dai -0,7 mln del 2018, l'Ebit a un milione. Gli investimenti attesi saranno poi di tre milioni e a 2,2 mln dovrebbero ammontare i ricavi legati alle prime exit.

Il portafoglio di LVenture include oggi oltre 60 start-up, per sostenere le quali sono stati investiti circa 13 milioni di capitale proprio e ulteriori munizioni per quasi 36 milioni. Il tutto ha consentito di creare un ecosistema di oltre 200 aziende e più di 100 investitori.

Tra i principali azionisti di LVenture figura oggi la Fondazione Cariplo, a cui fa capo una partecipazione del 6%. Una quota - è stato spiegato nel corso della presentazione - che potrà essere portata al 12% se l'ente guidato da Giuseppe Guzzetti deciderà di esercitare il diritto a esercitare l'aumento di capitale riservato, diluitivo, previsto dagli accordi tra le parti. La finestra d'esercizio dell'opzione è da febbraio a luglio del prossimo anno.

ofb

 

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April 03, 2019 09:16 ET (13:16 GMT)

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