LVenture: Capello, momento magico per venture capital in Italia
03 Aprile 2019 - 3:31PM
MF Dow Jones (Italiano)
Nel corso dello scorso anno, il settore del venture capital ha
registrato una crescita tendenziale degli investimenti effettuati
in Italia più che raddoppiata a circa 0,5 miliardi. Un trend
sostenuto, che tuttavia non consente ancora di avvicinare i volumi
generati dai principali attori europei come Gran Bretagna (7,7
miliardi gli investimenti nel 2018), Germania (4,4 mld), Francia
(3,7 mld), Spagna (1,4 mld), Svizzera e Svezia (entrambe a circa
1,2 mld).
Le distanze rimangono marcate anche dal punto di vista dei round
ultimati, con l'Italia che ha chiuso il 2018 con 208 deal, contro i
1.034 registrati nel Regno Unito, i 615 in Francia e i 552 in
Germania.
"C'è però una notizia buona", ha spiegato l'a.d. di LVenture,
Luigi Capello, nel corso di un incontro con la comunità
finanziaria. "In Italia la sostanziale scarsità di capitali fà sì
che i prezzi siano ancora molto bassi. Ciò significa che avviando
investimenti a livelli relativamente contenuti come facciamo noi,
una volta che riusciamo a portare le start up a livello europeo
oltre a far fare un incremento di valore a queste ultime
beneficiamo di un valore di arbitraggio che oggi - rispetto a
Parigi - è circa quattro volte superiore. C'è quindi un'opportunità
pazzesca: è il momento ideale per chi desidera investire in start
up in Italia e ci attendiamo un grande 2019", ha dichiarato il
manager.
Secondo Capello, il mercato italiano del venture capitale è
pronto a crescere in misura sostenuta "anche grazie ad alcune norme
estremamente positive previste nella Manovra finanziaria". Il
vantaggio fiscale per gli investitori - sia persone fisiche sia
giuridiche - è passato ad esempio dal 30% al 40%, mentre per le
aziende che acquisiscono start-up è stato introdotto un beneficio
fiscale che ammonta addirittura al 50% dell'investimento sostenuto.
I fondi pensione sono stati inoltre autorizzati a investire fino al
10% dei loro asset nel venture capital.
Quotato sull'Aim dal 2013, il gruppo è un venture capitalist
specializzato nel cosiddetto early stage, vale a dire
nell'accompagnare le start-up nelle fasi più embrionali della
crescita auspicata. "In Italia, dove come detto il mercato è
abbastanza rado, siamo leader indiscussi", ha aggiunto Capello, che
ha ricordato come LVenture investa "nelle start-up che vengono
selezionate dal nostro team d'accelerazione; se poi riescono a fare
risultati, le accompagniamo dagli investitori".
La presentazione è stata anche l'occasione per fare il punto
sull'andamento dell'azienda e sul Piano d'impresa da poco reso
noto. Sul primo fronte, il 2018 si era chiuso con ricavi in aumento
tendenziale del 42% a 3,4 milioni di euro e con il primo utile
netto, a 0,4 milioni. LVenture nell'ultimo esercizio ha inoltre
sostenuto investimenti per 2,8 milioni di euro complessivi, in
aumento dell'8% anno su anno. Per quanto riguarda invece il nuovo
progetto strategico, il gruppo ha indicato in una forchetta tra 7,5
e 8,3 milioni di euro i ricavi attesi al 2022 (+23% la crescita
composta attesa nel periodo 2018-22), un Ebitda positivo tra 2,5 e
3 milioni (+41%) e un Ebit tra 1,5 e 2 milioni (+28%). Gli
investimenti sostenuti saranno di 4,5 milioni (+13%), mentre i
primi disinvestimenti dovrebbero portare a incassi cumulativi tra
19 e 21 milioni di euro, tra 7,5 e 8,5 mln solo nel 2022.
Limitatamente all'esercizio in corso, i ricavi vengono indicati
a 5 milioni, l'Ebitda a zero dai -0,7 mln del 2018, l'Ebit a un
milione. Gli investimenti attesi saranno poi di tre milioni e a 2,2
mln dovrebbero ammontare i ricavi legati alle prime exit.
Il portafoglio di LVenture include oggi oltre 60 start-up, per
sostenere le quali sono stati investiti circa 13 milioni di
capitale proprio e ulteriori munizioni per quasi 36 milioni. Il
tutto ha consentito di creare un ecosistema di oltre 200 aziende e
più di 100 investitori.
Tra i principali azionisti di LVenture figura oggi la Fondazione
Cariplo, a cui fa capo una partecipazione del 6%. Una quota - è
stato spiegato nel corso della presentazione - che potrà essere
portata al 12% se l'ente guidato da Giuseppe Guzzetti deciderà di
esercitare il diritto a esercitare l'aumento di capitale riservato,
diluitivo, previsto dagli accordi tra le parti. La finestra
d'esercizio dell'opzione è da febbraio a luglio del prossimo
anno.
ofb
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April 03, 2019 09:16 ET (13:16 GMT)
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