Giornata volatile per piazza Affari che dopo una
mattinata di cali, è riuscita a recuperare terreno grazie al
movimento
rialzista registrato dal comparto bancario nella seconda parte
della
seduta.
Il Ftse Mib chiude a +0,06%, mentre lo spread sul decennale
Btp/Bund si
è attestato a quota 251 punti base (260 pb il massimo di
oggi).
Si segnala sul tema Brexit che ieri il Consiglio europeo ha
spostato la
data dell'uscita del Regno Unito al 31 ottobre. Tuttavia, la
premier
britannica, Theresa May, parlando alla Camera dei Comuni, ha
ribadito che
"i leader Ue hanno deciso che l'estensione di sei mesi termini
non appena
ratificheremo un accordo. Se lo faremo entro il 22 maggio non
dovremo
tenere le elezioni europee e se anche l'Ue avrá ratificato
l'intesa
potremmo uscire a mezzanotte del 31 maggio".
Sul fronte macro americano, i prezzi alla produzione per la
domanda
finale sono saliti dello 0,6% a livello mensile a marzo, piú del
consenso
che prevedeva un aumento dello 0,3%. Il dato di febbraio è stato
poi
confermato a +0,1% m/m. Le richieste settimanali di sussidi
di
disoccupazione, invece, sono calate di 8.000 unitá a 196.000, ai
minimi
dal 1969.
Ha svettato a piazza Affari il comparto del lusso con Moncler
che ha
chiuso a +1,7% e S.Ferragamo a +4,43%, in scia a Lvmh, che a
Parigi è
salita del +4,61%.
In evidenza i bancari: Ubi B. +1,74%, Intesa Sanpaolo +0,59%,
Bper
0,85%. Debole Banco Bpm (-0,08%).
Archivia la seduta sopra la parità anche Unicredit, (+0,54%).
L'istituto
di credito è sotto indagine antitrust della Commissione Europea.
Nel
dettaglio, il procedimento in corso riguarda presunte violazioni
della
normativa antitrust in relazione a titoli di Stato.
"Non posso fare commenti sui rumors, ma se voi sapeste quello
che so io,
a questa vicenda dareste il titolo di una commedia di
Shakespeare: tanto
rumore per nulla", ha detto l'a.d. della banca, Jean Pierre
Mustier.
Il luce poi tra le mid cap B.Mps (+8,55%). Nel corso
dell'assemblea dei
soci della banca l'a.d., Marco Morelli, ha dichiarato che
"all'interno del
Cda facciamo riflessioni sui vari scenari di aggregazioni o
diversificazioni dimensionali anche se poi la scelta spetta
agli
azionisti, in particolare all'azionista di riferimento", il
Ministero
dell'Economia.
Maglia nera tra le blue chip per Prysmian (-8,19%). In seguito
ai
problemi sorti a WesternLink e alle recenti richieste di
risarcimento
danni pervenute da alcuni clienti, la societá ha ritenuto
opportuno
riesaminare il bilancio approvato nella seduta del 5 marzo 2019.
Il
Consiglio ha dunque deliberato di revocare l'assemblea ordinaria
degli
azionisti prevista per il 17 aprile. Inoltre sul titolo Banca
Akros ha
ridotto la raccomandazione da accumulate a neutral, con prezzo
obiettivo
che scende da 22 a 16,5 euro, mentre Banca Imi ha posto il
rating (buy) e
il target price (21 euro) in revisione.
In calo nel comparto oil e oil service Saipem (-2,7%) mentre tra
le
utiliy hanno chiuso in rosso Terna (-1,14%), Hera (-0,74%), A2A
(-0,73%),
Snam (-0,61%), Enel (-0,58%) e Italgas (-0,18%).
Sul resto del listino rally per Seri Ind. (+59,45%), dopo che
il
consiglio di amministrazione ha approvato i conti al 31 dicembre
2018. Nel
dettaglio, i ricavi netti consolidati sono stati pari a 132,60
mln euro
rispetto ai 67,1 mln euro del 2017 con un risultato netto
consolidato a
7,25 mln euro in confronto agli 0,24 mln euro dello scorso
anno.
Sull'Aim Italia infine Caliedo ha chiuso con un guadagno del
39,05%,
seguita da Blue Financial (+6,25%).
lpg
lucia.pierangeli@mfdowjones.it
(END) Dow Jones Newswires
April 11, 2019 11:54 ET (15:54 GMT)
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