L'obiettivo è di guadagnare tempo per evitare che il salvataggio di Alitalia finisca in un vortice fatale. La missione del premier Giuseppe Conte, che ad ore convocherà un vertice ad hoc, è quasi impossibile.

Lo scrive Il Messaggero aggiungendo che da un lato deve convincere Atlantia a rientrate nella partita, offrendo garanzie industriali sull'operazione: dall'altro deve superare le perplessità, anzi l'ostilità, dei 5Stelle che ben sapendo che la società del gruppo Benetton è l'ultima carta spendibile, non cederanno facilmente. Anche perché negli ultimi mesi, pur con toni sempre più deboli, hanno continuato a minacciare di voler togliere la concessione autostradale, facendo così pagare a caro prezzo il crollo del Ponte Morandi.

Al momento il premier può contare quindi solo sulla sponda della Lega, che però ha già fatto capire che Atlantia, in assenza di alternative valide, sarebbe ben accetta. Se non altro perché Cdp e le altre società che sono articolazioni della Cassa fino ad oggi hanno fatto muro. Così come Poste, Leonardo e Fincantieri: tutte scomparse dai radar non appena il dossier è diventato pubblico. Proprio l'appoggio di Matteo Salvini, che ieri ha sfidato nuovamente l'alleato Luigi Di Maio a trovare una soluzione dopo mesi di impasse, può risultare pero' un pericoloso boomerang per il premier. Da qui la necessità di un vertice per trovare la quadra o quanto meno provare a mettere in fila le questioni da risolvere: dal prestito ponte da 900 milioni del Tesoro che va restituito a giugno, al faro acceso dall'Europa sui presunti aiuti concessi, ai dubbi legittimi di Ponzano Veneto che non vede - e lo ha detto ufficialmente - l'utilità di andare avanti su questa strada.

All'origine del no secco di Atlanta ci sono non solo ragioni di tipo industriale, ma anche aspetti legati alla possibile futura governance. Fs e Atlantia avrebbero infatti ciascuna il 35%, mentre Delta e Mef il 15%. Gli interrogativi da sciogliere sono tanti: da chi piloterà la compagnia a chi sceglierà strategie e manager. Per non parlare del piano industriale che le Fs stanno mettendo punto senza aver consultato i potenziali partner. E senza affrontare l'aspetto più politico della questione, ovvero gli ostacoli eretti dai grillini.

pev

 

(END) Dow Jones Newswires

April 17, 2019 02:31 ET (06:31 GMT)

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