Ci sono casi in cui un contenzioso internazionale si trasforma in una manna per alcune delle società coinvolte. Ieri le azioni di Salini Impregilo hanno chiuso la seduta in rialzo del 3% a 1,96 euro, con un massimo di giornata che ha sfiorato quota 2 euro spinte dalle stime di Fidentiis, secondo cui dal contenzioso dell'azienda a Panama potrebbe derivare un impatto di 1,4 euro per azione. Tutto parte da un articolo pubblicato dal quotidiano Cinco Dias che ha riportato la sintesi del bilancio 2018 del gruppo spagnolo Sacyr, un documento nel quale il colosso spagnolo delle costruzioni fornisce un aggiornamento sulla situazione dei rimborsi relativi alla vicenda dello sforamento dei costi per i lavori di ampliamento del canale di Panama.

Sacyr, scrive MF, è capofila nel consorzio Gupc, del quale fa parte anche Salini Impregilo con una quota del 38,4%. Le società di costruzione erano impegnate nell'allargamento del canale sudamericano, ma hanno chiesto al governo di Panama 5,2 miliardi di dollari in totale di rimborsi a causa della variazione delle condizioni di lavoro. Dei soldi chiesti, 3,8 miliardi sono suddivisi in tre pacchetti: 700 milioni di dollari per i quali la decisione è attesa nel secondo semestre 2019, 600 milioni con decisione prevista nel 2020 e 2,5 miliardi per i quali si dovrà attendere oltre il 2020.

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April 30, 2019 02:18 ET (06:18 GMT)

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