Chiusura negativa per Piazza Affari e le altre Borse europee con il Ftse Mib (-1,82% a 20.817 punti) che dopo un avvio in calo ha accelerato al ribasso insieme a Wall Street. Nel frattempo lo spread sul decennale Btp/Bund ha archiviato la sessione a quota 274 punti base in allargamento rispetto ai 267 pb registrati ieri in chiusura.

Le tensioni commerciali tra Washington e Pechino hanno continuano anche oggi a pesare sul sentiment di mercato. Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha dichiarato che i negoziatori commerciali cinesi "hanno distrutto l'accordo" commerciale e ha annunciato che imporrá ulteriori dazi come punizione nel caso in cui non venga raggiunta un'intesa. Nel frattempo, è confermato che da domani gli Usa aumenteranno le tariffe su 200 mld di merci cinesi dal 10% al 25%.

Sul fronte macro, le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti (dato destagionalizzato) sono calate di 2.000 unitá a quota 228.000 (220.000 unitá il consenso degli economisti).

La media mobile nelle ultime quattro settimane, considerata piú attendibile dal mercato perchè meno volatile, è a 220.250 unitá, in aumento di 7.750 unitá rispetto al dato di sette giorni fa.

I prezzi alla produzione per la domanda finale negli Usa sono invece saliti dello 0,2% a livello mensile ad aprile, in linea al consenso. Il dato di marzo è stato confermato al +0,6% m/m. Sempre ad aprile, i prezzi alla produzione core sono saliti dello 0,1%, in questo caso leggermente al di sotto delle attese (+0,2% m/m), mentre quelli per consumi personali sono aumentati dello 0,1% m/m.

La bilancia commerciale ha poi registrato a marzo un deficit di 50 mld usd, in aumento rispetto al dato del mese precedente a 49,29 mld usd, rivisto leggermente al ribasso da 49,38 mld usd.

A piazza Affari giornata ricca di conti trimestrali. In rosso Banco Bpm (-8,16% a 1,8 euro), con i ricavi del primo trimestre 2019 che hanno deluso le attese degli esperti. Kepler Cheuvreux ha infatti ridotto la raccomandazione da hold a reduce, con prezzo obiettivo fermo a 1,8 euro. Equita Sim, da parte sua, ha abbassato il target price da 3 a 2,8 euro, confermando il rating buy.

Segno meno tra i bancari anche per Ubi B. (-3,18%), Intesa Sanpaolo (-2,32%), Bper (-2,15%) e Mediobanca (-2,68%), che chiude i nove mesi con un utile lordo di 826,4 mln euro, in calo del 5,1% rispetto agli 870,5 mln dello stesso periodo del 2018.

Negativi anche i titoli industriali, penalizzati maggiormente dall'inasprirsi dei rapporti tra Usa e Cina. Stm ha chiuso a -5,04%, seguita da Prysmian (-4,52%%), Cnh I. (-3,84%) e Fca (-3,75%).

Ha resistito ai cali diffusi Leonardo Spa (+2,71% a 10 euro) dopo i conti dei primi tre mesi del 2019 che hanno evidenziato un utile netto di 77 mln euro, in crescita del 54% rispetto ai primi tre mesi del 2018. Bene anche Amplifon (+2,42%), seguita da Juventus (+1,53%) e Terna (+0,56%), che ha archiviato il primo trimestre riportando un utile netto in crescita tendenziale dell'1,8% a 186 milioni di euro e ricavi in aumento del 2,7% a 0,54 miliardi.

Sul resto del listino Equita Sim ha alzato il rating di Fiera Milano (+7,86% a 4,73 euro) a buy e il target price a 5,4 euro dopo risultati trimestrali positivi. In evidenza anche Piaggio (+3,77%), su cui Banca Imi ha confermato il giudizio buy alzando il prezzo obiettivo a 3,2 euro da 2,6 euro. In calo invece Anima H. (-4,55%), i cui conti nel primo trimestre hanno mostrato un utile netto consolidato di 27,4 mln euro, in calo del 39% rispetto ai 45 mln dello stesso periodo del 2018.

Sull'Aim Italia si segnala infine che Wm Capital (+5,67%) ha stipulato un accordo con Regus per lo sviluppo del progetto che porta gli investimenti in franchising in un settore del tutto inedito in Italia.

lpg

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May 09, 2019 11:48 ET (15:48 GMT)

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