Banche: lo scontro sui fallimenti (Mi.Fi.)
09 Maggio 2019 - 11:24PM
MF Dow Jones (Italiano)
A quasi cinque anni dall'inizio dell'Unione bancaria e della
vigilanza unica, c'è ancora grande incertezza su come gestire i
fallimenti delle banche in Europa. Sarà questa una delle partite di
rilievo della prossima legislatura Ue e non sarà facile trovare una
soluzione, viste le divergenze tra Paesi del Sud e del Nord.
Il regime europeo sui fallimenti bancari, si legge su Milano
Finanza, prevede oggi un sistema duale: per le grandi banche ci
sono le risoluzioni e il bail-in secondo la direttiva Brrd, per
quelle piccole la liquidazione secondo le leggi nazionali. Le
risoluzioni Ue hanno già mostrato carenze in termini di costi e
impatto sulla stabilità: basti pensare alla vicenda delle quattro
banche italiane (Marche, Etruria, Ferrara, Chieti) nel 2015, quando
non era ancora entrato in vigore il bail-in ed è stato applicato
solo il burden sharing ad azionisti e creditori subordinati.
Nonostante i limiti già dimostrati, la Commissione Ue considera
«prematuro» modificare la Brrd, secondo un documento ufficiale di
valutazione della direttiva (si veda MF-Milano Finanza del primo
maggio). Secondo Bruxelles «è necessario più tempo per valutare
pienamente le implicazioni della direttiva», che «è stata applicata
soltanto in un numero limitato di casi». La Commissione Ue ha
precisato a MF-Milano Finanza che «la relazione fornisce alcune
indicazioni su questioni che potrebbero essere esaminate in una
fase successiva, come la possibile necessità di chiarire alcune
delle condizioni per applicare la ricapitalizzazione precauzionale,
o alcune considerazioni sulle misure di intervento precoce».
Una maggiore flessibilità sulle ricapitalizzazioni preventive
potrebbe consentire l'intervento dello Stato in banche solventi con
il burden sharing ma senza il bail-in, come avvenuto per B.Mps. Sul
tema una nuova legislazione «diventerebbe subito un ulteriore campo
di battaglia nel dibattito sulla riduzione/condivisione dei
rischi», ha osservato Andrea Filtri di Mediobanca Securities,
secondo cui le questioni evidenziate nel report della Commissione
sottolineano «l'assenza di impegno nell'Ue per una vera Unione
bancaria». Per Roberto Gualtieri, presidente della commissione
economica del Parlamento Ue, il rapporto della Commissione è «assai
poco ambizioso e non affronta le principali criticità che sono
emerse nei primi anni di applicazione della Brrd. Il fatto che uno
strumento come il bail-in non sia stato mai usato evidenzia che il
vincolo di svalutazione dell'8% delle passività è eccessivamente
rigido e va rivisto. Ancora più problematico è lo scenario per i
piccoli istituti che in caso di crisi oggi non possono sfuggire
alla liquidazione atomistica».
red/fch
(END) Dow Jones Newswires
May 09, 2019 17:09 ET (21:09 GMT)
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