La sfida tra colossi per aggiudicarsi i contratti del Pentagono ha portato a sorpassi e ribaltoni impensabili nella classifica 2018 dei maggiori fornitori, stilata dal governo americano.

Il caso più clamoroso è Boeing, scivolato dal secondo posto del 2017 al quinto, scavalcato da Raitheon e Northrop Grumman, mentre la prima posizione resta a Lockheed Martin, che da solo vale il 10% del budget stellare della Difesa statunitense (358,8 miliardi di dollari, +11,5% rispetto al 2017). Leonardo (ieri titolo in forte calo a -4,6%) resta tra i primi 10, ma è sceso di un gradino, passando dal nono al decimo posto. Spazio per puntare a qualcosa di più, insomma, ce n'è: al netto delle maxi-gare, a piazza Monte Grappa si punta con realismo su Drs, la controllata statunitense che continua a mostrare segni di crescita e che proprio in questi giorni festeggia i 50 anni di attività.

L'andamento dei conti del primo trimestre 2019 conforta le previsioni della capogruppo. I ricavi dell'elettronica per la difesa e sicurezza hanno superato quota 1,3 miliardi di euro (il 15,7% in più rispetto al primo trimestre del 2018) guidati proprio dalla controllata americana. Nei primi tre mesi dell'anno, Drs ha quasi raddoppiato gli ordini, totalizzandone per 780 milioni di dollari, rispetto ai 424 del primo trimestre 2018.

red/fch

 

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May 14, 2019 03:05 ET (07:05 GMT)

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