Parlare di torri in Italia 30 anni fa per molti avrebbe significato parlare di Pisa o San Gimignano. Pian piano, col tempo, sono arrivate le tv private, che hanno aperto al business dei segnali tv. Nel 2004 si quotava a Piazza Affari Dmt (poi diventata Ei Towers), che trasmetteva le frequenze principalmente delle tv di Mediaset e dieci anni dopo toccava a Rai Way arrivare sul listino. Poi sono arrivate le tlc e con loro l'esigenza di connettività in mobilità, prima solo per parlare e poi per navigare sul web. Tornando ai mercati, nel 2015 Telecom Italia creava e quotava Inwit , mentre in Spagna Cellnex (un tempo Abertis Telecom) sbarcava sul listino di Madrid.

Oggi, scrive Milano Finanza, il settore delle torri di trasmissione ha ormai assunto dimensioni globali ed è considerato tra i più prolifici, redditizi e futuribili e quindi anche tra quelli maggiormente interessati da operazioni di m&a. Le ultime acquisizioni da parte di Cellnex, il principale operatore europeo di questo comparto, danno l'idea di che business si tratti. Il gruppo guidato da Tobias Martínez Gimeno e presieduto da Marco Patuano pochi giorni fa ha rilevato circa 10.700 torri (da Iliad in Francia e Italia e da Salt in Svizzera) per un totale di 2,7 miliardi dando vita al secondo gruppo mondiale del comparto. Invece F2i, fondo con vocazione infrastrutturale, ha da poco acquisito Ei Towers e il mercato scommette che presto farà rotta su Rai Way.

red/lab

 

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May 20, 2019 02:47 ET (06:47 GMT)

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