Wall Street prosegue in calo, con gli investitori che continuano a valutare con prudenza l'andamento e le prospettive future dei negoziati commerciali tra Stati Uniti e Cina.

Le previsioni sull'avvio delle contrattazioni sono poi peggiorate dopo la pubblicazione dell'indice sull'attivitá economica elaborato dalla Fed di Chicago, in netto calo ad aprile.

Il Dow Jones è in calo dello 0,14%, mentre l'S&P 500 cede lo 0,29%. Sul netto calo del Nasdaq Composite, che lascia sul terreno l'1,02%, pesa il caso Huawei.

Google ha infatti deciso di revocare la licenza del sistema operativo Android al gruppo cinese, in una mossa che potrebbe danneggiare in maniera significativa il gigante cinese del tech, in seguito alla decisione del presidente Usa, Donald Trump, di inserire il colosso asiatico nella lista nera delle societá con cui le aziende Usa non dovrebbero fare affari.

Sul fronte macroeconomico, l'indice Cfnai si è attestato a -0,45 punti nel mese di aprile, in forte calo rispetto a quota +0,05 di marzo. La media mobile a 3 mesi è a -0,32 punti rispetto al -0,24 del mese precedente.

Sul fronte commerciale, le tensioni tra Cina e Stati Uniti sono tornate a intensificarsi nelle scorse due settimane, con l'imposizione di nuove tariffe doganali, pur senza uno stop formale ai colloqui tra le parti.

"Molti investitori sono rimasti sorpresi dal riemergere delle tensioni tra le due principali economie globali", commenta Trevor Gurwich, senior portfolio manager di American Century Investments, sottolineando come il mercato è stato "troppo impulsivo nella sua attesa di un imminente accordo tra le parti". L'esperto sottolinea come gli investitori abbiano "sottovalutato la complessitá dei negoziati", in particolare su temi come la proprietá intellettuale.

"Il punto chiave è valutare quanto impatto avrá l'escalation sull'economia globale sotto forma di incertezza, minore fiducia e volatilitá sui mercati finanziari", commenta Marco Valli, head of macro research di Unicredit, sottolineando come passerá in secondo piano "l'impatto diretto attraverso il rallentamento del commercio globale".

Il peggioramento delle relazioni commerciali tra Cina e Stati Uniti ha portato a una nuova ondata di volatilitá sul mercato che, tuttavia, dovrebbe avere vita breve, afferma Edward Yardeni di Yardeni Research. I venti contrari dovrebbero continuare ad influenzare gli indici a Wall Street, ma nonostante "ci sia la possibilitá che i negoziati durino piú a lungo del previsto, un accordo sará raggiunto entro la fine dell'estate, se non prima", sottolinea l'esperto.

Sul fronte valutario, il cambio euro/usd tratta a 1,1163.

Sull'obbligazionario, il Treasury a due anni tratta con un rendimento del 2,213%, mentre quello del decennale è al 2,399%.

voc/lus

 

(END) Dow Jones Newswires

May 20, 2019 11:01 ET (15:01 GMT)

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