Di Milanofinanza.it

Niente maxi incasso straordinario per Parmalat dalla vecchia vicenda penale collegata allo scontro in atto con Citi. La prima sezione civile della Corte d'appello di Milano ha confermato che la banca americana non dovrà risarcire per 1,8 miliardi l'azienda alimentare di Collecchio. I giudici hanno così ribadito quanto deciso, lo scorso anno, dal Tribunale di Milano, che aveva già respinto le richieste della società controllata dal gruppo francese Lactalis di proprietà della famiglia Besnier, condannandola inoltre al pagamento delle spese legali.

La vicenda rientra nella lunga querelle legale che da tempo è in atto tra le parti e che fa seguito al fallimento dell'azienda che fu della famiglia Tanzi. Uno scontro legale avviatosi anni fa con la causa negli Stati Uniti, nella quale entrambe le società chiedevano un risarcimento nei confronti dell'altra.

Il tribunale di Milano, alla luce del fatto che la Corte del New Jersey nel 2008 aveva respinto le richieste risarcitorie di Parmalat nei confronti del gruppo Usa, nel 2018 decise di non potersi pronunciare sulla stessa richiesta, respingendo di fatto il ricorso della società nel frattempo acquisita dalla famiglia francese Besnier. Parmalat ha presentato appello contro quella decisione e ora è arrivata la sentenza di secondo grado, che ha confermato quanto stabilito dal tribunale.

"Citi è lieta che la Corte d'appello di Milano abbia rigettato enfaticamente ogni suggestione relativa al fatto che Parmalat possa reiterare in Italia la richiesta senza fondamento contro Citi e i suoi dipendenti, che era stata per la prima volta respinta da una Corte Usa più di 10 anni fà", si legge in una nota diramata al termine dell'udienza in Appello da parte del colosso bancario d'Oltreoceano.

red/cce

 

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May 23, 2019 13:18 ET (17:18 GMT)

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