Assicurazioni: Cesia, per agenti e broker il rischio ora pesa di più
23 Maggio 2019 - 7:41PM
MF Dow Jones (Italiano)
L'applicazione della direttiva europea sulla distribuzione dei
prodotti assicurativi (Idd) ha formalizzato una tendenza
chiaramente manifestatasi negli anni recenti: la centralità, nella
distribuzione finanziaria e assicurativa, della tutela di chi
compra e la conseguente maggiore responsabilità in capo agli
intermediari.
L'incremento delle regole che disciplinano la relazione tra
intermediari e assicurati obbliga agenti e broker a innovare gli
strumenti conoscitivi e operativi di prevenzione del rischio.
E' questa la principale indicazione del terzo Annual Report del
Cesia, il Centro Studi Intermediazione Assicurativa, istituzione
creata da Cgpa Europe che promuove la prevenzione dei rischi di
responsabilità civile professionale presentato oggi a Roma (Hotel
Parco dei Principi).
La presentazione dell'Annual Report 2018 è stata introdotta da
Lorenzo Sapigni, rappresentante generale per l'Italia di Cgpa
Europe e curata da Massimo Michaud, coordinatore del Cesia.
Contiene un'analisi della recente evoluzione normativa e il
resoconto dell'attività svolta nell'anno dal Centro Studi, che ha
registrato un forte incremento della partecipazione ai lavori di
agenti e broker e analizza quattro casi, effettivamente accaduti,
esemplificativi delle tendenze in atto.
I casi esaminati esprimono tendenze visibili nelle richieste di
risarcimento per responsabilità civile registrate in Italia negli
anni recenti. Nel quinquennio 2014-2018 la responsabilità civile ha
originato oltre due terzi (67%) delle denunce di sinistro
presentate a Cgpa Europe dagli intermediari professionali
assicurati dalla compagnia. Il resto è stato originato da altre due
garanzie coperte dalla polizza: tutela legale (21%) e infedeltà dei
collaboratori (10%).
Principale causa dei sinistri è stata il mancato assolvimento
dell'obbligo d'informazione e consulenza (45% dei casi), seguito
dagli errori amministrativi e di gestione (37%) e dai danni per
infedeltà dei collaboratori (12% per i danni causati all'agenzia,
5% per i danni causati a terzi per infedeltà dei collaboratori).
Costruendo la graduatoria sulla base del valore economico delle
richieste di risarcimento anziché sui sinistri denunciati, i pesi
cambiano: il mancato assolvimento dell'obbligo d'informazione e
consulenza sale al 55% e i danni a terzi per infedeltà dei
collaboratori schizzano al 26%.
"Gli intermediari professionali assicurativi dovranno operare in
uno scenario distributivo più ostico sotto diversi profili", ha
dichiarato Lorenzo Sapigni, Rappresentante Generale per l'Italia di
Cgpa Europe. "Nella competizione che si è aperta tra canali, la
capacità di prestare consulenza può essere un fattore vincente di
agenti e broker. Cogliere quest'opportunità implica però maggiore
preparazione, conoscenza dei rischi potenziali e capacità di
padroneggiare le soluzioni preventive e quindi la necessità
d'investire di più nella crescita professionale. E' un bisogno che
agenti e broker avvertono chiaramente come ha dimostrato
l'incremento della partecipazione ai lavori del Cesia nel
2018".
com/cce
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May 23, 2019 13:26 ET (17:26 GMT)
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