L'applicazione della direttiva europea sulla distribuzione dei prodotti assicurativi (Idd) ha formalizzato una tendenza chiaramente manifestatasi negli anni recenti: la centralità, nella distribuzione finanziaria e assicurativa, della tutela di chi compra e la conseguente maggiore responsabilità in capo agli intermediari.

L'incremento delle regole che disciplinano la relazione tra intermediari e assicurati obbliga agenti e broker a innovare gli strumenti conoscitivi e operativi di prevenzione del rischio.

E' questa la principale indicazione del terzo Annual Report del Cesia, il Centro Studi Intermediazione Assicurativa, istituzione creata da Cgpa Europe che promuove la prevenzione dei rischi di responsabilità civile professionale presentato oggi a Roma (Hotel Parco dei Principi).

La presentazione dell'Annual Report 2018 è stata introdotta da Lorenzo Sapigni, rappresentante generale per l'Italia di Cgpa Europe e curata da Massimo Michaud, coordinatore del Cesia. Contiene un'analisi della recente evoluzione normativa e il resoconto dell'attività svolta nell'anno dal Centro Studi, che ha registrato un forte incremento della partecipazione ai lavori di agenti e broker e analizza quattro casi, effettivamente accaduti, esemplificativi delle tendenze in atto.

I casi esaminati esprimono tendenze visibili nelle richieste di risarcimento per responsabilità civile registrate in Italia negli anni recenti. Nel quinquennio 2014-2018 la responsabilità civile ha originato oltre due terzi (67%) delle denunce di sinistro presentate a Cgpa Europe dagli intermediari professionali assicurati dalla compagnia. Il resto è stato originato da altre due garanzie coperte dalla polizza: tutela legale (21%) e infedeltà dei collaboratori (10%).

Principale causa dei sinistri è stata il mancato assolvimento dell'obbligo d'informazione e consulenza (45% dei casi), seguito dagli errori amministrativi e di gestione (37%) e dai danni per infedeltà dei collaboratori (12% per i danni causati all'agenzia, 5% per i danni causati a terzi per infedeltà dei collaboratori). Costruendo la graduatoria sulla base del valore economico delle richieste di risarcimento anziché sui sinistri denunciati, i pesi cambiano: il mancato assolvimento dell'obbligo d'informazione e consulenza sale al 55% e i danni a terzi per infedeltà dei collaboratori schizzano al 26%.

"Gli intermediari professionali assicurativi dovranno operare in uno scenario distributivo più ostico sotto diversi profili", ha dichiarato Lorenzo Sapigni, Rappresentante Generale per l'Italia di Cgpa Europe. "Nella competizione che si è aperta tra canali, la capacità di prestare consulenza può essere un fattore vincente di agenti e broker. Cogliere quest'opportunità implica però maggiore preparazione, conoscenza dei rischi potenziali e capacità di padroneggiare le soluzioni preventive e quindi la necessità d'investire di più nella crescita professionale. E' un bisogno che agenti e broker avvertono chiaramente come ha dimostrato l'incremento della partecipazione ai lavori del Cesia nel 2018".

com/cce

 

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May 23, 2019 13:26 ET (17:26 GMT)

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