Energia: Facile.it, su bollette luce e gas ogni anno 120 mila morosi
24 Maggio 2019 - 7:40PM
MF Dow Jones (Italiano)
Secondo le stime di Facile.it, nel 2018 sono stati più di 120
mila gli italiani che, dopo aver saltato il pagamento di una o più
bollette luce e gas, hanno cercato di cambiare fornitore di
energia. Il dato arriva dall'analisi realizzata dal comparatore su
un campione di oltre 20.000 contratti di cambio fornitura raccolti
nel 2018, dai quali è emerso come il 2,8% delle richieste sia stato
respinto dal nuovo venditore proprio a causa di una pregressa
morosità del richiedente.
"Le società del settore energia hanno la facoltà di rifiutare la
richiesta di stipula non solo qualora a seguito della consultazione
di apposite banche dati il profilo del cliente sia giudicato non
sufficientemente affidabile o moroso,", spiega Silvia Rossi,
responsabile energia di Facile.it. "ma anche se ritengono che il
cliente abbia presentato nel corso dei dodici mesi precedenti un
numero elevato di richieste di cambio fornitore".
Tra i 120 mila che hanno cercato di cambiare fornitore pur
avendo bollette arretrate, esistono sostanzialmente due tipi di
profilo; da un lato i cosiddetti turisti energetici, ovvero coloro
che volontariamente passano da un operatore all'altro senza pagare
le bollette; dall'altro coloro che, trovandosi in difficoltà, non
hanno potuto onorare i debiti legati ai consumi di luce e gas, ma
anche se oggi si trovano in condizioni migliori, vedono la
richiesta bocciata dal nuovo fornitore per la morosità
pregressa.
Per loro quindi si chiude definitivamente la possibilità di
ottenere un nuovo contratto? No, ma a patto di saldare i debiti
precedenti e che il nuovo operatore sia disposto ad accollarsi il
rischio di un'eventuale ulteriore morosità.
Dall'analisi del fenomeno su base locale, spiega una nota,
emergono dei dati interessati. La Calabria è la regione con la
percentuale più alta di morosi cui è stato negato il contratto; in
quest'area, tra coloro che hanno cercato di cambiare fornitore di
energia lo scorso anno, l'8,9% ha visto respinta la domanda di
fornitura a causa di una morosità pregressa. Seconda in classifica
è la Sicilia, regione dove lo scorso anno il 7,4% di coloro che
hanno cercato di cambiare fornitore hanno ricevuto un No a causa di
bollette non pagate; al terzo posto si posizione la Campania
(4%).
I valori cambiano sensibilmente al variare dell'età
dell'intestatario del contratto e, in questo caso, gli utenti
potenzialmente meno "corretti" sembrano essere i più giovani.
Analizzando il comportamento degli over 40 emerge che, tra loro,
solo l'1,7% ha visto rifiutata la richiesta a causa di morosità,
mentre tra chi ha meno di 40 anni la percentuale sale fino ad
arrivare a quasi al 5%.
Altro dato significativo è quello legato alla modalità di
pagamento; se si guarda a coloro che hanno scelto il pagamento
tramite bollettino si scopre che il 3,3% ha ricevuto un No da parte
del nuovo fornitore causa morosità mentre tra coloro che hanno
scelto l'addebito su conto corrente, la percentuale scende
all'1,4%.
Nonostante le verifiche, non sempre gli operatori identificano
in tempo i morosi, che spesso riescono a cambiare fornitore in
barba ai debiti insoluti. Le iniziative introdotte per arginare il
cosiddetto turismo energetico, però, sono sempre di più; tra esse
c'è il Corrispettivo di morosità (Cmor). Si tratta di un
meccanismo, poco conosciuto dai consumatori finali, che consente ai
fornitori di energia di recuperare dal cliente moroso parte degli
importi delle bollette non saldate, anche qualora questi riesca a
cambiare venditore.
Attraverso il Sii (Sistema Informativo Integrato), il fornitore
uscente ha la possibilità di presentare domanda di indennizzo per
il recupero di quanto non pagato dal cliente. Il SII valuta la
legittimità della richiesta e il rispetto di alcuni precisi criteri
da parte del venditore; qualora l'esito della valutazione fosse
positivo, l'indennizzo forfettario verrà inserito dal nuovo
fornitore nella bolletta del cliente moroso.
Attenzione alle tempistiche; il Cmor non viene inserito nella
prima bolletta del nuovo fornitore, ma in un periodo variabile tra
i 6 e i 12 mesi, arco temporale stabilito per legge così da
lasciare ai clienti la possibilità di saldare l'eventuale
debito.
com/cce
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May 24, 2019 13:25 ET (17:25 GMT)
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