Seduta volatile per l'azionario europeo con il Ftse Mib che chiude a +0,11% a 20.177 punti dopo aver toccato un picco 20.396 punti.

La giornata di oggi è stata caratterizzata da importanti appuntamenti a cominciare dalla Banca centrale europea che ha stabilito che i tassi resteranno fermi almeno fino alla metá del 2020. La guidance sui tassi della Bce non esclude però che il prossimo movimento del costo del denaro possa essere un taglio, ha spiegato il Presidente della Bce Mario Draghi, durante la conferenza stampa che si è svolta dopo la riunione a Vilnius.

Per quanto riguarda il nuovo Tltro la Bce ha poi comunicato che verranno effettuati a un tasso di interesse superiore di 10 punti base rispetto al tasso medio applicato alle operazioni di rifinanziamento principali.

Durante la conferenza il presidente della Bce, ha inoltre dichiarato che la Bce si aspetta una crescita del Pil dell'Eurozona dell'1,2% nel 2019, dell'1,4% nel 2020 e dell'1,4% nel 2021.

"Nonostante i dati migliori del previsto del primo trimestre le informazioni piú recenti indicano che i venti contrari globali continuano a soffiare sulle prospettive dell'Eurozona", ha spiegato il Presidente.

Restano infatti sul banco le tensioni commerciali Usa-Cina, con il Presidente Usa, Donald Trump, che ha avvertito Pechino di un altro possibile aumento di tariffe, nonostante abbia affermato che gli sviluppi dei colloqui tra Usa e Cina sono "interessanti".

Sul fronte dei dati macro, il Pil dell'Eurozona, secondo quanto emerge dalla lettura finale, è cresciuto dello 0,4% a livello trimestrale e dell'1,2% su base annuale nel primo trimestre del 2019. Il dato è in linea con il consenso degli economisti e con la lettura preliminare.

Dagli Usa, l'indice di produttivitá nei settori non agricoli inoltre, nei primi tre mesi del 2019, è cresciuta del 3,4% t/t (+3,5% il consenso), rispetto al 3,6% del dato preliminare.

Le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti (dato destagionalizzato) sono rimaste invariate a quota 218.000 (212.000 il consenso degli economisti contattati dal Wsj). Il dato della scorsa settimana è stato rivisto da 215.000 a 218.000 unitá.

A piazza Affari sotto i riflettori per l'intera sessione Fca, che dopo un avvio in calo ha azzerato le perdite chiudendo a +0,09%. La societá ha ritirato la proposta di fusione con Renault (-6,41%), evidenziando che non vi sono attualmente in Francia le condizioni politiche perchè una simile operazione proceda con successo.

In un comunicato del Ministero dell'Economia e delle Finanze francese si legge che lo stato francese aveva fissato quattro condizioni per arrivare a un accordo definitivo sulla fusione tra le due societá. Un'intesa era stata trovata su tre condizioni, ma restava ancora da ottenere un supporto esplicito di Nissan all'operazione.

In calo i bancari: Unicredit -1,11%, Bper -1,19%, Intesa Sanpaolo -1,28%, Ubi B. -1,4%, Banco Bpm -1,95%. In rosso anche Juventus (-2,27%) e Azimut H. (-3,06% a 14,9 euro). Su quest'ultima Ubs ha ridotto la raccomandazione da neutral a sell, con prezzo obiettivo che scende da 14,5 a 12,2 euro.

Migliore blue chip Ferrari (+1,86%), seguita da S.Ferragamo (+1,52% a 19,6 euro), promossa da Hsbc da reduce a hold, e con prezzo obiettivo che è salito da 16 a 19 euro. In rialzo anche le utility con Terna che ha chiuso a +1,57%, seguita da A2A (+1,48%), Enel (+1,4%), Snam (+1,11%) e Hera (+1,03%).

Sul resto del listino Kepler Cheuvreux ha abbassato il rating da hold a reduce su Falck R. (-11,25% a 3,47 euro). Ottima performance invece per TerniEnergia (+2,43%), sulla notizia che la societá ha sottoscritto tutti i contratti relativi all'operazione di cessione di 22 impianti fotovoltaici per un prezzo complessivo di 23,875 mln euro con Mareccio Energia Srl.

Sull'Aim Italia infine è salita Illa che chiude a +6,92% seguita da Mondo Tv France (+10,34%).

lpg

 

(END) Dow Jones Newswires

June 06, 2019 11:49 ET (15:49 GMT)

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