Banche: Patuelli, siamo in sistema a-costituzionale
10 Giugno 2019 - 7:44PM
MF Dow Jones (Italiano)
"Siamo in un sistema a-costituzionale: senza un inquadramento
costituzionale vero ci saranno sempre delle lacune e delle
incertezze" nella vigilanza bancaria.
Lo ha detto il presidente dell'Abi, Antonio Patuelli, a margine
della presentazione del volume "Vigilare le banche in Europa. Chi
controlla il controllore?", curato da Stefano Lucchini e Andrea
Zoppini e recentemente pubblicato da Passigli Editori.
Il volume, che esamina il meccanismo della vigilanza bancaria
nell'ordinamento comunitario e nazionale è stato presentato da
Giuliano Amato, Giudice della Corte Costituzionale, Antonio
Patuelli presidente dell'Abi, Alessandro Profumo Amministratore
Delegato Leonardo Spa e da Paola Severino Vice Presidente
Luiss.
Nel libro si sottolinea che il quadro regolamentare vigente
assegna alla Bce - attraverso Ssm (Single Supervisory Mechanism) un
ruolo fondamentale e una cospicua discrezionalità in materia di
vigilanza prudenziale, con penetranti poteri ispettivi e
sanzionatori nei confronti degli enti creditizi. Al contempo,
permangono alcuni poteri e prerogative spettanti alle autorità
nazionali competenti in materia di vigilanza. Proprio tale raccordo
di funzioni induce a considerare il rapporto tra Bce e banche
centrali nazionali nell'ambito della regolazione del mercato
bancario europeo.
Oggi non esiste Paese in Europa nel quale gli esponenti di
vertice degli istituti bancari subiscano e siano oggetto di così
numerose iniziative della magistratura inquirente e, così pure,
destinatari di così tante sanzioni amministrative, come l'Italia.
Il quadro che si è delineato e l'immedesimazione tra regolatore e
regolato si modificano profondamente quando le banche perdono ogni
riserva di attività ed entrano in concorrenza tra loro
nell'ordinamento domestico e poi in una dimensione europea.
Il bail in e il fallimento di intermediari bancari hanno
mostrato il costo anche sociale di tali scelte. Cio? ha generato un
significativo pregiudizio non solo ai correntisti, ma anche alla
fiducia degli operatori e al funzionamento del mercato.
Dal volume emerge inoltre che quando il mercato in cui operavano
le banche era racchiuso nei confini nazionali, era evidente che le
stesse regole dovessero valere per tutti gli operatori bancari: una
banca in Sicilia non poteva essere disciplinata da regole diverse
rispetto a quella trentina. Ci si deve interrogare, tuttavia, se
nell'area Euro la scelta di una disciplina forzatamente uniforme
fosse inevitabile, almeno in un periodo transitorio. Se una banca
italiana, lituana e tedesca inevitabilmente dovessero essere
soggette alle medesime regole. Uguaglianza e non discriminazione
non significano sempre applicare le medesime regole quando si
uniformano tradizioni imprenditoriali e modelli di regolazione
profondamente diversi.
La scelta di avere posto al centro della disciplina bancaria i
requisiti di patrimonializzazione, applicati in maniera
incrementata e rigorosa, ha significato inevitabilmente - dietro
l'apparente parita? di trattamento - favorire le banche di
ordinamenti come quello tedesco nel quale la patrimonializzazione
era piu? agevole e meno costosa.
pev
(END) Dow Jones Newswires
June 10, 2019 13:29 ET (17:29 GMT)
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