Mentre questa mattina si apre l'assemblea dei soci di Renault a Parigi, dove si parlerà della mancata fusione con Fca, i proxy advisor di Nissan si stanno muovendo. Chiedono di non confermare l'attuale amministratore delegato, Hiroto Saikawa, alla guida del gruppo il 25 giugno, quando a sua volta il gruppo nipponico terrà il meeting annuale. Questo potrebbe essere un game changer nella possibile fusione fra Fca e Renault, mandata all'aria a causa dei paletti sul fronte societario e di governance imposti da Nissan e ribaditi anche ieri in un'intervista che Saikawa ha rilasciato al quotidiano Nikkei.

Glass Lewis e Institutional Shareholder Services, si legge su milanofinanza.it, hanno inviato nelle scorse ore ai loro clienti documentazioni dove è chiara l'oppizione dei due proxy advisor al ceo Saikawa. Quest'ultimo era il braccio destro dell'ex presidente del gruppo franco-nipponico Nissan-Renault, quando Carlos Ghosn ha agito, secondo le accuse della magistratura di Tokyo, contro la propria azienda (e infatti dallo scorso dicembre in poi è stato più volte arrestato con diversi capi d'accusa), ha scritto Glass Lewis. Per questa ragione, secondo loro, non può esprimere fiducia in Saikawa alla guida del gruppo.

L'amministratore delegato ha bisogno di almeno la metà degli azionisti votanti nella riunione del 25 giugno per sostenere la sua riconferma. L'opposizione di Glass Lewis e ISS probabilmente avrà un peso importante dal momento che molti investitori istituzionali esprimono i loro voti sui suggerimenti delle due società. Intanto i rapporti con Renault rimangono complessi. Il socio francese e principale azionista di Nissan ha ha detto che si asterrà dal voto richiesto dall'alleato sulle misure per istituire commissioni per la nomina, la remunerazione e la revisione contabile in seno a Nissan.

Secondo Japan Times, l'opposizione secca di Glass Lewis e di ISS rappresenta un raro "rimprovero pubblico" da parte di un proxy internazionale contro l'amministratore delegato di un gruppo giapponese di primario standing. Sottolinea la precaria posizione di Saikawa, manager che si è dimostrato per ora incapace di riparare l'ampia spaccatura con Renault, un rapporto profondamente incrinato.

Institutional Shareholder Services Inc. ha raccomandato agli azionisti di votare contro Saikawa per assicurare una "rottura netta" rispetto all'era Ghosn. "Quando un gruppo ha bisogno di rompere il passato e costruire un comitato forte con nuovi membri, la rielezione di Hiroto Saikawa, che è stato nel consiglio di amministrazione per 14 anni e ha lavorato a stretto contatto con Carlos Ghosn, non sembra appropriato", ha scritto il proxy nella sua nota di ricerca per i clienti.

Ieri, intanto, il ministro dei trasporti francese Elisabeth Borne ha spiegato nel corso di un'intervista che il dossier Fca -Renault non è ancora chiuso. Poche ore prima, il ministro delle finanze francese Bruno Le Maire aveva detto che l'accordo tra Fca e Renault è una "bella opportunità". Secondo gli analisti di banca Akros oggi, una fusione Fca -Renault avrebbe un senso a livello industriale, chiaro che i francesi devono prima risolvere i loro problemi con Nissan.

Oggi Akros conferma il rating Accumulate e il target price di 15,8 euro su Fca , specificando che un deal con Renault equivarrebbe a 1,1 euro in più di prezzo obiettivo da aggiungere al gruppo italo-americano. Oggi Nissan ha chiuso al Nikkei in rialzo dello 0,43% a 14,09 yen, menetre stamattina Fca ha aperto a Piazza Affari in calo dello 0,82% a 11,898 euro per azione.

fch

 

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June 12, 2019 04:20 ET (08:20 GMT)

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