Risparmio: confermata passione italiani per conti deposito
17 Luglio 2019 - 04:19PM
MF Dow Jones (Italiano)
La volatilità dei mercati, così come le violente accelerate
dello spread o la crisi economica che sta toccando molte delle
attività produttive, continuano a spingere gli investitori italiani
verso un porto considerato sicuro: i conti deposito. Ad aumentare
la cautela dei risparmiatori contribuiscono anche le tensioni
avvertite sul fronte politico interno e l'attesa di una presa di
posizione (si auspica a favore di un allentamento del credito) da
parte della Fed.
I conti deposito - in base all'Osservatorio sui Conti deposito
elaborato da ConfrontaConti.it (Gruppo MutuiOnline) con i dati
aggiornati al 30 giugno 2019 - restano dunque una passione
dell'investitore nostrano, da sempre poco avvezzo ad addentrarsi
nel mondo della finanza strutturata o mettere in portafoglio
strumenti più complicati e difficili da tenere sotto controllo. Il
rendimento dei conti deposito invece viene deciso in anticipo, nel
momento in cui la somma viene depositata, e gode della garanzia
dello Stato (almeno fino a 100mila euro).
Il più recente Osservatorio Conti Deposito di ConfrontaConti.it,
che prende in esame il primo semestre di quest'anno, conferma
questo panorama. Da gennaio a giugno la performance che spicca
maggiormente è quella registrata dai depositi il cui importo è
compreso nella fascia tra 15.001 e 20mila euro: la quota relativa è
balzata al 35,8% dal 20,4% registrato nella seconda metà del 2018.
Si tratta di un massimo storico, che va confrontato con il trend
registrato da questa fascia dal 2010, sempre di poco superiore
all'8%, con l'eccezione - appunto - dell'accelerazione al 20,4%
registrata nel secondo semestre del 2018 dall'8% dei primi sei
mesi. Se possiamo azzardare, si tratta della conferma della
direzione che stanno prendendo i risparmi degli italiani. Nello
stesso periodo sono ulteriormente calati i conti deposito con
importi sopra i 50mila euro, scesi al nuovo minimo storico di 24,4%
nel semestre a giugno dal 30,4% registrato negli ultimi sei mesi
dello scorso anno. Un movimento che potrebbe riflettere gli effetti
di una crisi prolungata, che costringe questa categoria di
risparmiatori a intaccare il capitale, o il desiderio di puntare su
altri mercati ritenuti altrettanto sicuri (come l'immobiliare) per
cogliere l'opportunità del mix tassi bassi-prezzi bassi.
Nuovi minimi storici anche per i conti deposito il cui importo è
compreso tra i 20.001 e i 50mila euro (al 16,5% dal 19,6% del
semestre a dicembre) e per quelli nella fascia 10.001-15mila (al2%
dal 2,4%). Segno negativo anche per i conti deposito più piccoli:
al 12,7% dal 16,1% per quelli tra 5.001 e 10mila e all'8,7%
dall'11,1% quelli sotto i 5mila euro.
Tutti movimenti che si sono tradotti anche in un leggero, ma
significativo, cambio di strategia adottata dagli investitori. In
questo primo semestre del 2019 le richieste di apertura hanno
registrato infatti un aumento, al 15,9% dal 10,9% dei sei mesi a
tutto dicembre, dei conti deposito non vincolati: rendono
leggermente di meno ma, chi sceglie questa opzione, può rapidamente
'girare' il denaro. Di conseguente le richieste di depositi
vincolati sono scese all'84,1% del totale dall'89,1%. Stesso
discorso emerge guardando il grafico delle richieste per durata di
investimento, che ha visto nel semestre preso in considerazione un
balzo al 47,5% del totale (dal 38,8%) di chi ha scelto una durata
compresa tra 7 mesi e un anno. Sono rimaste stabili quelle oltre i
36 mesi (14,6%), mentre sono scese al 7,9% (dall'8,3%) quelle della
fascia 25-36 mesi e al 19,4% (dal 24%) quelle della fascia 13-24
mesi.
cce
(END) Dow Jones Newswires
July 17, 2019 10:04 ET (14:04 GMT)
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