L'attenzione di banchieri e operatori di mercato si sta alzando non più soltanto sugli indici di capitale in sé degli istituti di credito, ma piuttosto sul divario rispetto ai requisiti della Bce, che sono diversi per ogni istituto. Una distanza di sicurezza serve a garantire che una banca possa operare con tranquillità in caso di evenienze negative: un nuovo rallentamento economico, una turbolenza finanziaria, perdite di bilancio.

I rischi - scrive Milano Finanza - di certo non mancano per il settore bancario, indipendentemente dal modello di business dell'istituto. La questione è riemersa nei giorni scorsi, dopo che Deutsche Bank ha ridotto i margini patrimoniali con il via libera della Bce: la banca ha comunicato che opererà con almeno il 12,5% di patrimonio, invece del 13%, e di conseguenza si porterà vicino all'11,8% richiesto dalla Vigilanza. Così il divario di sicurezza diventerà di solo lo 0,7% rispetto al requisito minimo (sotto cui scattano vincoli alla distribuzione di dividendi, cedole e bonus) e probabilmente già ora attorno al requisito non vincolante di secondo pilastro (guidance), che in media è pari all'1,5% nell'Eurozona.

La guidance è un'informazione riservata che non viene comunicata dalle banche, ma James von Moltke, cfo di Deutsche Bank , ha detto nei giorni scorsi che il 12,5% è accettabile secondo la Bce. In ogni caso, come si osserva nella tabella in pagina pubblicata ad aprile da Mediobanca Securities (che include una stima sull'evoluzione del capitale rispetto al dato di fine 2018), nessun altro istituto dovrebbe avere ora un margine ridotto come quello di Deutsche Bank aggiornato per la ristrutturazione. Non sono in una posizione confortevole neppure le banche spagnole (Santander e Bbva ) e quelle francesi (SocGen e Bnp Paribas ).

In questo ambito vanno meglio i grandi gruppi italiani, soprattutto Intesa Sanpaolo , tradizionalmente concentrata sulla solidità patrimoniale, ma anche Unicredit , che ha ceduto attività proprio con l'obiettivo di aumentare la tranquillità sul capitale, distanziandosi dai minimi dalla Bce: meglio farlo quando non c'è alcuna pressione esterna, evitando svendite. C'è chi pensa che il surplus patrimonio possa servire anche per realizzare una fusione, anche se Piazza Gae Aulenti ricorda che nell'attuale contesto le operazioni straordinarie sono difficili. In ogni caso avere un ampio margine consente più tranquillità sui mercati e sulla raccolta, poiché gli investitori non vedono rischi all'orizzonte neppure negli scenari più critici.

red/cce

 

(END) Dow Jones Newswires

July 22, 2019 02:33 ET (06:33 GMT)

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