Banche: quel divario tra capitale e requisiti Bce, i dati dei big (Mi.Fi.)
22 Luglio 2019 - 8:48AM
MF Dow Jones (Italiano)
L'attenzione di banchieri e operatori di mercato si sta alzando
non più soltanto sugli indici di capitale in sé degli istituti di
credito, ma piuttosto sul divario rispetto ai requisiti della Bce,
che sono diversi per ogni istituto. Una distanza di sicurezza serve
a garantire che una banca possa operare con tranquillità in caso di
evenienze negative: un nuovo rallentamento economico, una
turbolenza finanziaria, perdite di bilancio.
I rischi - scrive Milano Finanza - di certo non mancano per il
settore bancario, indipendentemente dal modello di business
dell'istituto. La questione è riemersa nei giorni scorsi, dopo che
Deutsche Bank ha ridotto i margini patrimoniali con il via libera
della Bce: la banca ha comunicato che opererà con almeno il 12,5%
di patrimonio, invece del 13%, e di conseguenza si porterà vicino
all'11,8% richiesto dalla Vigilanza. Così il divario di sicurezza
diventerà di solo lo 0,7% rispetto al requisito minimo (sotto cui
scattano vincoli alla distribuzione di dividendi, cedole e bonus) e
probabilmente già ora attorno al requisito non vincolante di
secondo pilastro (guidance), che in media è pari all'1,5%
nell'Eurozona.
La guidance è un'informazione riservata che non viene comunicata
dalle banche, ma James von Moltke, cfo di Deutsche Bank , ha detto
nei giorni scorsi che il 12,5% è accettabile secondo la Bce. In
ogni caso, come si osserva nella tabella in pagina pubblicata ad
aprile da Mediobanca Securities (che include una stima
sull'evoluzione del capitale rispetto al dato di fine 2018), nessun
altro istituto dovrebbe avere ora un margine ridotto come quello di
Deutsche Bank aggiornato per la ristrutturazione. Non sono in una
posizione confortevole neppure le banche spagnole (Santander e Bbva
) e quelle francesi (SocGen e Bnp Paribas ).
In questo ambito vanno meglio i grandi gruppi italiani,
soprattutto Intesa Sanpaolo , tradizionalmente concentrata sulla
solidità patrimoniale, ma anche Unicredit , che ha ceduto attività
proprio con l'obiettivo di aumentare la tranquillità sul capitale,
distanziandosi dai minimi dalla Bce: meglio farlo quando non c'è
alcuna pressione esterna, evitando svendite. C'è chi pensa che il
surplus patrimonio possa servire anche per realizzare una fusione,
anche se Piazza Gae Aulenti ricorda che nell'attuale contesto le
operazioni straordinarie sono difficili. In ogni caso avere un
ampio margine consente più tranquillità sui mercati e sulla
raccolta, poiché gli investitori non vedono rischi all'orizzonte
neppure negli scenari più critici.
red/cce
(END) Dow Jones Newswires
July 22, 2019 02:33 ET (06:33 GMT)
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