Il Governo di El Salvador si impegna a migliorare le condizioni per ridurre l'immigrazione illegale negli Stati Uniti e Washington è pronta a unirsi a questo.

Lo ha dichiarato ieri il Segretario di Stato Usa, Mike Pompeo. "Questo è un Paese che può essere un modello per l'immigrazione", ha aggiunto il segretario. Pompeo ha incontrato in privato il presidente salvadoregno, Nayib Bukele, che ha affermato che il proprio Paese ha una certa responsabilità in merito alla crisi dei migranti.

"Vogliamo che la gente rimanga qui", ha affermato Bukele aggiungendo che "questo dovrebbe essere il nostro obiettivo". Pompeo e Bukele hanno detto che i due Paesi continueranno a lavorare insieme su questioni quali l'interdizione dalla droga, mentre cercano di rafforzare i legami economici.

Bukele ha detto di non aver richiesto un'ulteriore assistenza finanziaria durante il suo incontro con Pompeo, definendo tale approccio "di cattivo gusto".

Il presidente ha chiesto: "che cosa vogliamo fare in El Salvador? Vogliamo ottenere più denaro gratuito? Vogliamo più assegni in bianco? No. Vogliamo migliorare le condizioni" nel Paese in modo che i suoi cittadini rimangano a casa.

Pompeo è arrivato domenica nell'ultima tappa dopo essersi fermato a Buenos Aires; Guayaquil, Ecuador; e a Città del Messico.

La visita arriva tra le incertezze sulla sospensione degli aiuti degli Stati Uniti in El Salvador, Guatemala e Honduras e l'apparente fallimento di un accordo proposto con il Guatemala per affrontare un'ondata di richiedenti asilo.

In Messico, Pompeo ha incontrato il Segretario agli Esteri, Marcelo Ebrard, con il quale il Dipartimento di Stato ha affermato di aver discusso sugli sforzi di cooperazione volti a frenare l'immigrazione clandestina, per l'Accordo Usa-Messico-Canada (Usmca) sul commercio e per lo sviluppo economico nel Messico meridionale.

Il dipartimento ha ha contribuito a contenere il flusso di immigrati verso il confine degli Stati Uniti. Il Ministero degli Esteri del Messico ha dichiarato in un comunicato che domenica l'incontro tra Pompeo e il Ministro degli Esteri messicano, Marcelo Ebrard, è stato cordiale e di successo.

Le due parti hanno discusso la politica migratoria, la cooperazione bilaterale nella lotta al traffico illegale di armi e il recupero dei beni del condannato per droga Joaquin "El Chapo" Guzmán, e il sostegno per i messicani rimpatriati dagli Stati Uniti.

"Sul tema delle migrazioni, Pompeo ha riconosciuto i progressi significativi nelle operazioni messicane, in accordo con l'intesa tra i due Paesi raggiunta a Washington il 7 giugno", ha riferito il Ministero degli Esteri. "Ebrard ha sottolineato che, alla luce di questi progressi, non ritiene necessario avviare alcun tipo di negoziazione rispetto ad un eventuale accordo di Paese Terzo Sicuro tra il Messico e gli Stati Uniti", ha sottolineato il Ministero.

Secondo le condizioni dell'accordo del 7 giugno, per evitare le tariffe di importazione, il Messico ha accettato di rivedere l'efficacia della sua azione repressiva sulla migrazione centroamericani attraverso il Messico.

Se questi sforzi fossero giudicati insufficienti, il Paese accetterebbe di considerare la possibilità di diventare un 'Paese Terzo sicuro', il che imporrebbe ai migranti di richiedere asilo in Messico, anziché negli Stati Uniti. Una designazione di Paese Terzo Sicuro prevede un accordo bilaterale.

vdc

 

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July 22, 2019 04:19 ET (08:19 GMT)

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