Cybersecurity: proposte regolamenti Cina agitano imprese Usa
29 Luglio 2019 - 4:54PM
MF Dow Jones (Italiano)
Una serie di proposte di regolamenti sulla cybersecurity da
parte della Cina stanno irritando le imprese statunitensi, che
vedono le regole come nuovi ostacoli al mercato cinese, e
potrebbero rappresentare un ulteriore punt critico nei colloqui
commerciali tra gli Stati Uniti e la Cina che si terranno domani e
mercoledì a Shanghai.
Il nuovo progetto su norme e standard in materia di
cybersecurity rafforza una legge sulla sicurezza informatica che
gli Stati Uniti e molte aziende straniere considerano già
draconiana. Alcune regole vietano a determinati dati di lasciare la
Cina o rallentano il processo di invio dei dati all'estero,
aumentando incertezze e costi. Le rigide norme in materia di
appalti potrebbero inoltre mettere in svantaggio i prodotti
stranieri.
Se attuate, è probabile che le misure colpiscano una fascia di
aziende americane, tra cui produttori di prodotti tecnologici come
Cisco Systems, International Business Machines, Juniper Networks e
Dell Technologies, e quelle attive nella gestione dei dati nei
servizi finanziari o nel settore automobilistico.
Le aziende e i gruppi commerciali statunitensi affermano che
alcune delle proposte sono troppo vaghe e offrono ai funzionari
cinesi un margine di manovra per l'applicazione delle leggi.
Le regole non riguardano solo le società statunitensi.
Riflettono molteplici fattori che modellano il panorama della
sicurezza informatica cinese, tra cui la crescente consapevolezza
dei consumatori sulla privacy dei dati e una recente tendenza
globale di stabilire nuove regole sulla privacy, affermano gli
esperti, aggiungendo che i tempi suggeriscono che Pechino stia
usando tali norme per mostrare a Washington che ha opzioni per
punire le imprese statunitensi.
Mentre la pubblicazione di queste proposte era attesa in seguito
all'introduzione di una nuova legge sulla sicurezza informatica nel
2017, Pechino apparentemente le aveva tenute in sospeso dato che i
colloqui con gli Stati Uniti sul commercio stavano progredendo
all'inizio di quest'anno. Un maggiore accesso per le aziende
tecnologiche americane è una priorità per i negoziatori
statunitensi e i funzionari cinesi hanno mostrato la volontà di
discutere questioni relative alla sicurezza informatica.
Dopo il fallimento dei negoziati con gli Usa a maggio, Pechino
ha iniziato a pubblicare i nuovi progetti di regolamento. Altri
ancora sono stati resi noti dopo che Washington ha posto
restrizioni nei confronti del produttore cinese di apparecchiature
per le telecomunicazioni, Huawei Technologies.
Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, e il suo omologo
cinese, Xi Jinping, il mese scorso si sono impegnati a riavviare i
colloqui commerciali, con le delegazioni che si incontreranno
domani e mercoledì. Le proposte normative sulla cybersecurity
potrebbero essere un fattore importante nelle negoziazioni future,
poiché introdurrebbero restrizioni nei confronti delle operazioni
commerciali e dell'accesso al mercato per le aziende
statunitensi.
Mentre la legge sulla sicurezza informatica è già in vigore,
Pechino deve ancora definire le misure di attuazione. Le bozze
pubblicate di recente coprono almeno otto categorie e potrebbero
essere modificate. Di particolare preoccupazione sono le regole che
richiedono revisioni della sicurezza informatica. Stabiliscono i
passaggi che gli operatori delle "infrastrutture di informazione
critiche" devono seguire per procurarsi apparecchiature di rete che
potrebbero influenzare la sicurezza nazionale.
La bozza non definisce esattamente cosa sia un operatore di
"un'infrastruttura di informazione critica". La Cina ha ampiamente
affermato di includere tra di loro quelli che si occupano del
funzionamento della rete informatica nei settori delle
telecomunicazioni, dell'energia, dei trasporti, dei servizi di
informazione e della finanza, ma i negoziatori commerciali
statunitensi stanno premendo per maggiori dettagli.
Gli operatori, si legge nella bozza, devono valutare i rischi,
inclusa la probabilità di interruzione della catena di
approvvigionamento dovuta "alla politica, alla diplomazia e al
commercio", una formulazione che secondo gli esperti è
probabilmente una risposta diretta alle azioni statunitensi contro
Huawei.
Queste regole potrebbero dissuadere le aziende cinesi
dall'acquistare attrezzature straniere se temono che questi
prodotti siano soggetti a lunghe revisioni o addirittura a un
blocco, ha affermato Yan Luo, un avvocato di Pechino focalizzato
sulle politiche di sicurezza informatica di Covington &
Burling.
Un altro gruppo di regole delinea i passaggi che coinvolgono
test di sicurezza su "apparecchiature di rete critiche". Il
ministero dell'Industria e dell'Information Technology, che ha
redatto questo insieme di regole, ha affermato di aver ricevuto
feedback da società straniere - tra cui Cisco, Ibm, Juniper, Dell e
la tedesca Siemens Ag - che producono apparecchiature di rete come
router, switch e server. Qualsiasi nuova misura offrirebbe uno
standard aperto e uniforme e "le tecnologie e i prodotti stranieri
non sarebbero discriminati", ha affermato il ministero.
Un portavoce di Cisco ha dichiarato che la società si impegna a
rispettare le leggi locali. Dell ha affermato di sostenere
politiche che consentano un'economia digitale aperta e sicura. Un
portavoce di Ibm ha dichiarato che la società è "fiduciosa di poter
rispettare questi standard". Un portavoce della Siemens ha
affermato che la società sostiene "il dialogo tra tutte le parti,
compresi i regolatori per rafforzare la fiducia tra tutte le parti
interessate".
Le aziende statunitensi sono anche preoccupate per le modifiche
proposte che limitano le informazioni su persone che potrebbero
minare la sicurezza nazionale e richiedere agli operatori di rete
di sottoporsi a un controllo di sicurezza locale su altri dati
personali. L'effetto combinato di queste nuove regole sarebbe
quello di aumentare i costi e il rischio di fare affari in Cina, ha
affermato Lester Ross, il presidente della Commissione Politiche
della Camera di Commercio americana in Cina.
cos
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July 29, 2019 10:39 ET (14:39 GMT)
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