Nel 2018 è proseguito il calo dei tassi di ingresso in

sofferenza delle aziende italiane: dal 2,8% del 2017 al 2,5%, tornando sui

livelli del 2009.

E' quanto emerge dell'8* Outlook realizzato da Abi e Cerved sulle

sofferenze delle imprese, che analizza i tassi di ingresso in sofferenza

delle società non finanziarie. Il miglioramento ha riguardato tutti i

settori economici e le aree territoriali.

Nel corso degli ultimi anni, i miglioramenti più significativi hanno

riguardato proprio le imprese, che sono però anche all'origine della

maggior parte dei crediti in sofferenza: il tasso di deterioramento per le

società non finanziarie (cioè la quota di crediti in bonis passati allo

status di deteriorati) è sceso infatti al 2,4% dal 2,6% del marzo 2018.

Ciò è dovuto a fattori congiunturali legati all'ultima fase del ciclo di

ripresa economica, ma anche a una più attenta selezione del credito.

Secondo le attese, al termine del periodo di previsione, risulteranno

più vicine alle percentuali del 2008 le imprese industriali (2% contro

1,8% nel 2008) e quelle del Nord-Est (1,8% contro 1,4%). La distanza con

il 2008 continuerà ad essere invece significativa per le microimprese

(2,6% contro 1,8%), per il settore delle costruzioni (3,2% contro 1,8%) e

nel Sud e Isole (3,3% contro 2,2%).

pev

 

(END) Dow Jones Newswires

July 30, 2019 09:04 ET (13:04 GMT)

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