Tlc: Ripa, verso Open Fiber 2.0 (Mi.Fi.)
05 Agosto 2019 - 8:43AM
MF Dow Jones (Italiano)
Open Fiber è pronta a lanciarsi nell'offerta di servizi smart
sulla sua rete, dopo una prima fase concentrata sullo sviluppo
dell'infrastruttura. Intanto, sono state cablate già 6 milioni di
abitazioni e da lunedì 5 agosto parte la commercializzazione della
fibra nella Capitale. Lo racconta, in questo colloquio con Milano
Finanza, l'ad Elisabetta Ripa.
Domanda . Avete appena annunciato il lancio dei primi servizi
nelle aree bianche, la copertura procede secondo i piani?
Risposta. Si, come previsto, in linea con quanto concordato con
le Regioni e Infratel. L'obiettivo è di arrivare a 500 Comuni
aperti alla commercializzazione e 800 completati alla fine del
2019. Ma esiste comunque un tema legato ai tempi delle
autorizzazioni, come dimostra il fatto che nelle aree A e B (quelle
a mercato, ndr), dove siamo più autonomi nella gestione degli iter
autorizzativi, procediamo più spediti ed entro fine anno avremo
completato il 50% del piano.
D. E le aree grigie?
R. Al momento non siamo attivi su questo mercato, si attendono
novità dal ministero dello Sviluppo su quali saranno le condizioni
per investirvi. Una volta comprese le regole del gioco ci faremo
trovare pronti. Intanto però le posso anticipare che la prossima
settimana avvieremo la commercializzazione dei servizi a Roma,
partendo dal quadrante Sud per arrivare al centro, dove Acea sta
lavorando con noi.
D. A oggi quante unità ha cablato Open Fiber, per quanti
clienti? Avete stime per la fine dell'anno?
R. I dati aggiornati a giugno fotografano 6 milioni unità
immobiliari raggiunte dalla nostra fibra per oltre750 mila clienti
diretti connessi, oltre a quelli che comprano all'ingrosso le
nostre infrastrutture. Per fine anno contiamo di arrivare a coprire
7,5 milioni di abitazioni.
D. Sono alle viste aggiornamenti del piano industriale?
R. Lo aggiorneremo per cogliere le nuove opportunità che
emergono man mano che realizziamo l'infrastruttura. Saremo sempre
più abilitatori e fornitori di servizi smart, da quelli alla Pa per
i progetti di Smart city, a quelli per la digitalizzaione della
rete elettrica e delle utility in generale, fino alla telemedicina,
per la quale abbiamo già siglato una prima partnership. E' un modo
che corre veloce e offre sempre nuove opportunità.
D. Che tempi prevede per il nuovo piano?
R. Traguarderà il 2020, nei tempi canonici di aggiornamento del
business plan.
D. Avete sottoscritto un Project finance importante per
finanziare i cantieri, pensate a nuovi finanziamenti?
R. I nostri investimenti stanno seguendo in maniera puntuale il
piano, prevediamo di impegnare 1 miliardo per il 2019 e di
mantenere questo ritmo negli anni successivi. Al momento non
pensiamo di dover ricorrere al mercato del debito, perché abbiamo
già assicurate tutte le fonti di finanziamento necessarie.
D. Sembra che il governo si appresti a lanciare i voucher
connettività, come potrebbero impattare sui vostri piani?
R. Diciamo che tutto quello che va bene per i nostri clienti va
bene per noi e di certo questo strumento può essere utile, come
successo già in passato con altre tecnologie, a renderne più veloce
la diffusione. Si tratta di un beneficio a favore dei clienti
finali, privati e aziende, che favorisce l'adozione dei nuove
tecnologie accelerando il processo naturale di migrazione.
D. È impensabile che possiate passare da fornitore wholesale a
operatore al dettaglio?
R. È impensabile perché abbiamo scelto questo modello, che è
anche alla base delle tre concessioni Infrantel, che prevedono la
neutralità della rete. Un'impostazione che garantisce parità di
accesso a tutti gli operatori e per questo è un mattone
fondamentale per la costruzione dell'infrastruttura pubblica di
telecomunicazioni.
D. Lo trova limitante?
R. No, al contrario. innanzitutto perché è la nostra missione e
poi perché stiamo creando valore proprio grazie alla nostra
specializzazione. Oggi abbiamo 80 clienti, grandi e piccoli, che
per noi sono tutti alla pari e tutti importanti.
D. Avete accordi con quasi tutti i maggiori operatori, da
Vodafone a Wind-3, a Tiscali . Ora sembra che Iliad stia pensando
di affacciarsi alla rete fissa, avete avuto contatti?
R. Abbiamo contatti con tutti. Iliad in Francia è operatore in
fibra Ftth, come noi. Quindi immagino che nel loro percorso
strategico ci sarà una valutazione delle opportunità del modello
Ftth anche in Italia. Di certo la nostra offerta gli permetterebbe
di entrare nel mercato senza grossi investimenti iniziali.
D. E Tim ? Come procede il tavolo per l'integrazione con la
fibra dell'ex incumbent?
R. C'è un tavolo di lavoro che ci vede studiare e approfondire
il tema delle sinergie e della collaborazioni per la diffusione
della fibra nel Paese. Posso dire che c'è da parte di tutti la
volontà di collaborare per creare valore aggiunto per tutti gli
stakeholder.
red
(END) Dow Jones Newswires
August 05, 2019 02:28 ET (06:28 GMT)
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