Attenzione per il territorio, digitalizzazione e spinta
sui servizi. Per il presidente di Banco di Desio e della
Brianza, Stefano
Lado - si legge su MF - sono questi i driver principali che
guideranno
l'istituto di credito nelle mosse future dopo risultati
conseguiti nel
semestre appena concluso.
"Considerando il contesto economico e le attuali difficoltà del
settore
bancario, ci riteniamo soddisfatti dei conti semestrali" ha
detto Lado in
riferimento al bilancio della prima metà del 2019, archiviato
con un utile
di 23,5 milioni di euro, in aumento tendenziale del 72,6%, un
totale di
raccolta salito del 4,3% a 25,8 miliardi, impieghi stabili a
circa 9,7
miliardi (di cui 9,6 riferiti verso la clientela ordinaria) e
nuove
erogazioni a famiglie ed imprese per 1 miliardo (stessa cifra
del primo
semestre 2018). Quanto alla posizione interbancaria netta, il
gruppo è
risultato in debito per circa 1,2 miliardi di euro dagli 1,3
miliardi di
fine esercizio precedente, mentre le attività finanziarie sono
state pari
a 3,3 miliardi (+5,5%), con alta esposizione in titoli di Stato
italiani.
"Sui risultati di periodo hanno inciso soprattutto la cessione
del
credito e la gacs dell'anno scorso, che ha pesato per circa 10
milioni
sull'utile netto", ha spiegato il presidente, sottolineando come
i due
fattori abbiano contribuito alla solidità patrimoniale del
gruppo, che
vanta un indice cet1 del 18,8%, un tier1 del 18,83 ed un total
capital
pari al 20,27%, con coverage ratio dei deteriorati e delle
sofferenze
rispettivamente a 43,4% ed al 59,4% (45,2% e 62,1% al lordo
delle
cancellazioni). Tra gli altri aspetti, Lado ha poi voluto
evidenziare
l'iniziativa sul mercato del debito, con la società che a luglio
ha emesso
un bond settennale da 500 milioni di euro ad un tasso sotto
l'1%:
l'operazione "è un motivo di vanto per la domanda superiore ai 2
miliardi
e ci ha permesso di mettere a posto la raccolta per 7 anni".
Guardando al futuro, il numero uno dell'istituto si è detto
fiducioso
sul raggiungimento dei target del piano industriale al 2020, che
prevedono
raccolta diretta in crescita dell'8%, cet1 al 12% e roe all'8%,
e ha
confermato come l'obiettivo sia spingere su digitale e servizi:
"siamo
concentrati su tecnologie e innovazione, abbiamo creato un
ufficio studi
per sviluppare nuove tecnologie e puntiamo sulla
banca-assicurazione, con
un accordo con Cofas sul pro-soluto ed un focus sui servizi di
factoring
agrario". Porta aperta anche alle m&a dopo la fusione con
Popolare di
Spoleto. Mentre sul fronte sofferenze, dopo aver ceduto un
ammontare di
oltre 1 miliardo, l'auspicio è "gestire i crediti e gli utp
restanti il
più possibile internamente".
red/ofb
(END) Dow Jones Newswires
August 07, 2019 03:33 ET (07:33 GMT)
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