Imprese: Unioncamere, in 10 anni +26% entertainment costiero
13 Agosto 2019 - 7:39PM
MF Dow Jones (Italiano)
Dal 2009 la corsa a gestire le attività di divertimento sulle
coste dello Stivale ha portato ad un incremento complessivo di
imprese del 26,3% pari a 1.421 unità in più. La riviera romagnola è
la "culla" delle imprese impegnate nelle attività di "gestione di
stabilimenti balneari": 1.064 su 6.823 complessivamente operanti
(il 26% in più di 10 anni fa).
Lo rivela l'indagine di Unioncamere-InfoCamere sulla base dei
dati del Registro delle Imprese delle Camere di Commercio. Nei
primi cinque posti della graduatoria dei comuni italiani con il
maggior numero di realtà imprenditoriali del settore si trovano,
infatti, quattro comuni romagnoli: Ravenna (194), Cervia (164),
Rimini (155) e Riccione (120). Se si aggiungono le 112 imprese di
Cesenatico (in settima posizione), i cinque comuni romagnoli
totalizzano 745 realtà imprenditoriali, il 70% di tutte le
infrastrutture della riviera romagnola e l'11% del totale
nazionale.
Subito a ridosso, continua la nota, l'industria della
balneazione vede sul podio due destinazioni "storiche" per gli
amanti del mare italiano: la Toscana, con 892 attività distribuite
lungo 397 km di costa e la Liguria, con 801 imprese a presidiare
330 km di litorale. Alla Toscana, con Camaiore (92 imprese lungo 3
soli km di costa) spetta anche il record di densità massima di
attività balneari (31 imprese per km), a fronte di una media
nazionale (misurata sui 770 comuni che si affacciano sui nostri
mari) che supera di poco il rapporto uno a uno tra imprese e
chilometri di litorale (1,1 per la precisione).
Se è vero che la presenza di imprese in questo settore si
concentra maggiormente nelle regioni del Centro-Nord, le
protagoniste della crescita nell'ultimo decennio sono però le
regioni del Sud. Nel periodo considerato, la crescita più rilevante
in termini assoluti (+278 imprese) ha interessato la Calabria, che
ha raddoppiato la dotazione del 2009. Seguono la Campania (+190
attività), la Puglia (+184) e la Sicilia (+183). In termini
relativi l'accelerazione più consistente del decennio è quella
della Sardegna (+144,4%). Subito dopo - al netto delle regioni
interne, in cui i numeri delle attività si limitano a quelle
lacustri e fluviali - le regioni più dinamiche sono la Sicilia
(+71,8%), la Puglia (+63,2%) e la Campania (+42,1%).
com/man
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August 13, 2019 13:24 ET (17:24 GMT)
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