In un contesto globale in progressivo deterioramento, le Borse europee chiudono in netto calo con il Ftse Mib maglia nera dei principali listini del vecchio continente che ha lasciato sul terreno il 2,53% a 20.020 punti, dopo aver toccato un minimo di 19.936 punti.

A conclusione di una seduta in calo, l'indice principale milanese ha accelerato ulteriormente al ribasso, con Wall Street penalizzata dalla curva dei rendimenti dei titoli di Stato americani che si è invertita nel corso degli scambi di oggi, per la prima volta dal 2007, alimentando i timori di una contrazione dell'economia Usa nei prossimi mesi.

Hanno poi deluso sul fronte macro, i dati provenienti dalla Cina: nel dettaglio la produzione industriale è cresciuta del 4,8% a/a a luglio, rispetto al +6,3% di giugno. Gli investimenti nelle aree urbane sono inoltre saliti, su base tendenziale, del 5,7% nel periodo tra gennaio e luglio, in rallentamento rispetto al +5,8% precedente.

In Europa, invece, da segnalare che l'economia della Germania ha registrato una contrazione nel secondo trimestre dell'anno a causa di diversi fattori, tra cui le incertezze commerciali globali che hanno incrementato i timori di una recessione tedesca. Nello specifico, il Pil è sceso dello 0,1% rispetto al trimestre precedente.

Per quanto riguarda l'Italia al termine della funzione commemorativa per le vittime del crollo di Ponte Morandi, a un anno dal disastro, il ministro del Lavoro e vice Premier, Luigi Di Maio è tornato a parlare della revoca delle concessioni autostradali in mano ad Aspi.

Si ricorda che l'Aula del Senato ha approvato ieri le comunicazioni del presidente del Consiglio per martedì 20 alle 15h00.

Nessuna blue chip ha chiuso in positivo a piazza Affari ed in un contesto negativo per il mercato, ha archiviato la sessione a ribasso anche Ferrari (-2,37% a 140 euro), su cui Goldman Sachs ha alzato il rating a buy da neutral. In rosso pure Atlantia (-4,07%) e Finecobank (-4,89%).

In netto calo il comparto oil e oil service con Tenaris che ha ceduto il 5,2%, insieme a Saipem (-4,57%) ed Eni (-2,37%). Negativi i bancari nonostante lo spread sul decennale sceso a 216 punti base dopo aver toccato un picco di 224 punti base: Bper -4,92%, Banco Bpm -3,92%, Unicredit -3,74%, Ubi B. -3%, Intesa Sanpaolo -2,2%.

Sul resto del listino hanno resistito ai cali diffusi Mediaset (+4,2%) e Eprice (+6,84%). Sull'Aim Italia infine Confinvest prosegue il trend positivo delle ultime sedute chiudendo a +16,82% Il successo della societá, leader italiano come market dealer di oro fisico da investimento, è stato favorito dal rally dell'oro, che grazie alla corsa ai beni rifugio innescata dalle tensioni geopolitiche e commerciali ha raggiunto i massimi da sei anni.

lpg

 

(END) Dow Jones Newswires

August 14, 2019 11:49 ET (15:49 GMT)

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