L'assemblea dei soci di B.Carige è convocata per il prossimo 20 settembre. La volontà dei Malacalza, alla guida della banca grazie al possesso del 27,55% delle azioni, è il nodo cruciale dell'operazione perchè con il loro voto contrario o con la semplice astensione possono determinare la bocciatura del piano.

Lo scrive La Stampa spiegando che c'e' però l'ipotesi che il primo socio diserti l'assemblea, demandando la decisione agli azionisti presenti e in questo caso il secondo azionista di Carige, Gabriele Volpi rischia di diventare determinante ai fini della validità dell'assemblea.

Se l'aumento di capitale sarà approvato in assemblea, con l'emissione di 700 miliardi di nuove azioni, i Malacalza vedranno la quota diluirsi - a un primo conteggio- dal 27,5% attuale al 2% se non parteciperanno alla ricapitalizzazione. Sottoscrivendo il 27,5% degli 85 milioni di euro della tranche riservata (investendo 23, 3 milioni) scenderanno al 5,1%, che sarà poi meno del 5,9% comprando con altro esborso le azioni a sconto legate ai warrant gratuiti.

pev

 

(END) Dow Jones Newswires

August 20, 2019 03:28 ET (07:28 GMT)

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