BORSA: commento di chiusura
03 Settembre 2019 - 6:02PM
MF Dow Jones (Italiano)
Chiusura sotto la parità per piazza Affari (-0,25%) e per le
altre Borse europee che hanno accentuato i cali dopo l'avvio
negativo a Wall Street.
A Milano è alta l'attesa per il voto tra i militanti del
Movimento 5 Stelle, sulla formazione del governo con il PD, sulla
piattaforma Rousseau. Il voto sará infatti decisivo per l'eventuale
formazione dell'esecutivo.
Focus sempre sulle negoziazioni commerciali Usa/Cina, con i due
Paesi che hanno attuato un nuovo aumento tariffario reciproco. Nel
dettaglio l'amministrazione americana ha imposto dazi del 15% su
articoli di abbigliamento, calzature e diversi dispositivi
elettronici, per un valore totale di 111 mld usd. Tariffe
aggiuntive del 15% su altri 156 mld usd di prodotti, tra cui
smartphone, laptop, giocattoli e videogiochi sono stati posticipati
al 15 dicembre.
In scia alle nuove tariffe Pechino ha dichiarato ieri di aver
presentato una denuncia all'Organizzazione Mondiale del Commercio
(Omc).
Sul fronte macro, il Pmi manifatturiero Usa, nella lettura
finale di agosto, si è assestato a 50,3 punti, in calo marginale
dai 50,4 di luglio e superiore alla lettura preliminare a 49,9
punti. Il dato rimane vicino ai livelli di stagnazione, con una
crescita della produzione solo marginale e una domanda debole.
Inoltre, il sotto-indice sui nuovi ordini esteri è sceso al ritmo
piú rapido da 10 anni.
L'indice Ism manifatturiero degli Usa è sceso in territorio di
contrazione ad agosto, a 49,1 punti, in calo rispetto ai 51,2 di
luglio e inferiore al consenso degli economisti, a 51,4 punti. Il
sotto-indice sull'occupazione è sceso a 47,4 punti dai 51,7 di
luglio e quello relativo ai nuovi ordini è diminuito a 47,2 punti
dai 50,8 del mese precedente. In lieve miglioramento invece il
sotto-indice dei prezzi, che si è attestato a quota 46 punti dai
45,1 di luglio.
A piazza Affari, seduta contrastata per il comparto bancario
nonostante lo spread sia sceso a 158 punti base (166 pb in chiusura
ier): Bper +1,67%, Ubi B. +0,22%, Unicredit +0,08%, Intesa Sanpaolo
-0,15%, Banco Bpm -0,22%.
Tra le blue chip ha resistito ai cali diffusi Fca (+0,88%) che
ha beneficiato di alcuni rumors di stampa secondo cui Nissan e
Renault starebbero cercando dei modi per porre fine alle
problematiche dell'alleanza. In evidenza anche Prysmian (+1,11%) e
Azimut H. (+0,77%).
Volatile Cnh I. che chiude a -3,46%, su alcune prese di
profitto. Il gruppo ha annunciato un piano che include la
separazione del business On-Highway (stradale) e Off-Highway (non
stradale), una decisione che fa seguito al processo di revisione
del portafoglio. La notizia era gia' stata scontata dal mercato con
le indiscrezioni di stampa che avevano giá anticipato nei giorni
scorsi l'annuncio della separazione. A penalizzare il titolo sono
state anche le rinnovate tensioni tra Cina e Usa sul tema dazi che
hanno toccato anche Stm (-1,31%) e Leonardo Spa (-2,17%).
Segno meno anche per il comparto oil e oil service con Tenaris
che ha perso il 2,54% insieme a Saipem (-2,42%) e Eni (-0,8%)
penalizzate dal calo del prezzo del petrolio.
Sul resto del listino Cerved ha registrato un +3,29%. La societá
ha confermato di aver conferito a Mediobanca un mandato relativo
alla valutazione esplorativa di opzioni strategiche con riferimento
alla divisione Cerved Credit Management Group.
Sull'Aim Italia infine chiude al rialzo Circle (+1,49%), che ha
confermato e rafforzato la sua presenza nell'area del Mediterraneo
grazie alla piena operativitá del sistema Milos TOS utilizzato dal
Terminal San Giorgio (TSG) nel porto di Genova.
lpg
(END) Dow Jones Newswires
September 03, 2019 11:47 ET (15:47 GMT)
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