Giglio G.: compra Terashop e chiude 1* sem. Con perdita netta di 3,1 mln
13 Settembre 2019 - 11:11AM
MF Dow Jones (Italiano)
Giglio Group ha sottoscritto un accordo di acquisizione della
società E-Commerce Outsourcing, uno dei maggiori fornitori di
servizi di e-commerce in outsourcing in Italia.
Terashop con il proprio portafogli clienti, sviluppato anche nei
settori fashion e food, tra i quali Fratelli Rossetti, Expert,
Auchan, Gran Casa, Fazzini Home, Cameo, Fabbri, Mediaset RTI
(MediaShopping), Bricoio, Akai, Gruppo Generali, Agos, Volvo,
Renault, Iveco, Piaggio, McDonalds, Aia-Negroni e Grandi Salumifici
Italiani, realizza un GMV di oltre 30 milioni di euro,
corrispondenti a circa 7 milioni di ricavi Ifrs15.
L'acquisizione è strategica in quanto Terashop ha sviluppato una
propria piattaforma tecnologica che verrà integrata da Giglio Group
a supporto dei tanti progetti e-commerce in fase di lancio.
L'acquisizione permetterà inoltre a Giglio Group di allargare la
propria offerta commerciale, di rafforzare le proprie competenze
informatiche e di ridurre notevolmente i costi operativi.
Il conferimento di Terashop avviene ad un valore complessivo di
2,6 milioni di Euro a fronte dell'emissione di 757 mila azioni di
Giglio Group, al prezzo di sottoscrizione di 3,5 euro, da emettersi
a favore dei venditori.
Il Cda ha quindi approvato la relazione finanziaria semestrale
al 30 giugno 2019: +9% il Gross Merchandise Value (Gmv1) si attesta
a 43,3 milioni di euro (rispetto a 39,7 milioni del primo semestre
2018); i ricavi Ifrs 15 consolidati a 19,3 milioni, +7 % rispetto
ai 18 milioni al 30 giugno 2018; l'Ebitda adjusted delle continuing
operations è pari a 0,6 milioni (dati consolidati al 30 giugno
2018, -0,2 milioni), ed è aumentato del 483%, normalizzato dagli
oneri non ricorrenti (pari a 1 milioni) e dagli effetti Ifrs
15.
Giglio Group risulta in linea con il piano industriale per
quanto riguarda la gestione dell'e-commerce: l'Ebitda dell'area
e-commerce infatti, al netto dei costi centrali è di 3,2 milioni di
Euro, pari al 18% dei ricavi.
Il risultato netto del periodo è negativo per 3,1 milioni, in
decrescita rispetto all'esercizio 2018 (4 mila euro), comprende
anche i costi relativi alle dismissioni nell'attività dell'area
media che non saranno quindi più replicati a partire dall'esercizio
2020.
La Pfn ammonta a 19,1 milioni, normalizzata dall'effetto
dell'applicazione del nuovo principio contabile Ifrs 16, evidenzia
un miglioramento di 0,1 milioni rispetto al 31 dicembre 2018.
Questi dati non incorporano ancora quanto Giglio Group riceverà nel
corso dell'esercizio in conseguenza dell'operazione di conferimento
dell'area media, per un controvalore definito in 12,5 milioni.
Rispetto allo stesso periodo del 2019 il secondo trimestre si
chiude con un aumento dei ricavi dell'8% a quota 7,8 milioni con un
aumento dell'Ebitda, al netto degli oneri non ricorrenti, che passa
da fortemente negativo nel 2018 per -1,1 milioni a positivo per 0,1
milioni nel 2019.
com/cce
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September 13, 2019 04:56 ET (08:56 GMT)
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