Giglio Group ha sottoscritto un accordo di acquisizione della società E-Commerce Outsourcing, uno dei maggiori fornitori di servizi di e-commerce in outsourcing in Italia.

Terashop con il proprio portafogli clienti, sviluppato anche nei settori fashion e food, tra i quali Fratelli Rossetti, Expert, Auchan, Gran Casa, Fazzini Home, Cameo, Fabbri, Mediaset RTI (MediaShopping), Bricoio, Akai, Gruppo Generali, Agos, Volvo, Renault, Iveco, Piaggio, McDonalds, Aia-Negroni e Grandi Salumifici Italiani, realizza un GMV di oltre 30 milioni di euro, corrispondenti a circa 7 milioni di ricavi Ifrs15.

L'acquisizione è strategica in quanto Terashop ha sviluppato una propria piattaforma tecnologica che verrà integrata da Giglio Group a supporto dei tanti progetti e-commerce in fase di lancio. L'acquisizione permetterà inoltre a Giglio Group di allargare la propria offerta commerciale, di rafforzare le proprie competenze informatiche e di ridurre notevolmente i costi operativi.

Il conferimento di Terashop avviene ad un valore complessivo di 2,6 milioni di Euro a fronte dell'emissione di 757 mila azioni di Giglio Group, al prezzo di sottoscrizione di 3,5 euro, da emettersi a favore dei venditori.

Il Cda ha quindi approvato la relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2019: +9% il Gross Merchandise Value (Gmv1) si attesta a 43,3 milioni di euro (rispetto a 39,7 milioni del primo semestre 2018); i ricavi Ifrs 15 consolidati a 19,3 milioni, +7 % rispetto ai 18 milioni al 30 giugno 2018; l'Ebitda adjusted delle continuing operations è pari a 0,6 milioni (dati consolidati al 30 giugno 2018, -0,2 milioni), ed è aumentato del 483%, normalizzato dagli oneri non ricorrenti (pari a 1 milioni) e dagli effetti Ifrs 15.

Giglio Group risulta in linea con il piano industriale per quanto riguarda la gestione dell'e-commerce: l'Ebitda dell'area e-commerce infatti, al netto dei costi centrali è di 3,2 milioni di Euro, pari al 18% dei ricavi.

Il risultato netto del periodo è negativo per 3,1 milioni, in decrescita rispetto all'esercizio 2018 (4 mila euro), comprende anche i costi relativi alle dismissioni nell'attività dell'area media che non saranno quindi più replicati a partire dall'esercizio 2020.

La Pfn ammonta a 19,1 milioni, normalizzata dall'effetto dell'applicazione del nuovo principio contabile Ifrs 16, evidenzia un miglioramento di 0,1 milioni rispetto al 31 dicembre 2018. Questi dati non incorporano ancora quanto Giglio Group riceverà nel corso dell'esercizio in conseguenza dell'operazione di conferimento dell'area media, per un controvalore definito in 12,5 milioni.

Rispetto allo stesso periodo del 2019 il secondo trimestre si chiude con un aumento dei ricavi dell'8% a quota 7,8 milioni con un aumento dell'Ebitda, al netto degli oneri non ricorrenti, che passa da fortemente negativo nel 2018 per -1,1 milioni a positivo per 0,1 milioni nel 2019.

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September 13, 2019 04:56 ET (08:56 GMT)

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