BORSA: commento di chiusura
16 Settembre 2019 - 6:08PM
MF Dow Jones (Italiano)
Piazza Affari ha chiuso la sessione in calo (-0,96%) penalizzata
dall'attacco a due importanti impianti petroliferi in Arabia
Saudita, che hanno causato il dimezzamento della produzione di
greggio del Paese nel fine settimana.
L'attacco, che è stato rivendicato dagli Huthi yemeniti, ha
portato al blocco di circa il 5% della produzione mondiale (5,7
milioni di barili al giorno) facendo salire il prezzo del petrolio
del 19%, per poi consolidare i guadagni intorno al 9%.
Continua inoltre lo scontro tra Washington e la Fed, chiamata
mercoledì alla decisione sui tassi, con il Presidente Usa, Donald
Trump, che ha detto che "gli Stati Uniti, a causa della Federal
Reserve, stanno pagando un tasso di interesse molto piu' alto
rispetto ad altri Paesi concorrenti. Non riescono a credere a
quanto siano fortunati che Jay Powell e la Fed non ne abbiano idea.
E ora, per di piú, il colpo del petrolio. Grande calo del tasso di
interesse, stimolo!".
Sul fronte macro, l'indice Empire State Manufacturing elaborato
dalla Fed di New York è sceso a 2 punti a settembre da quota 4,8
punti di agosto, fortemente al di sotto del consenso degli
economisti, che si aspettava invece un incremento a 4,55 punti. Il
sotto-indice relativo ai nuovi ordini si è attestato a 3,5 punti,
in calo rispetto a quota 6,7 di agosto, mentre quello
sull'occupazione è salito a 9,7 punti dai -1,6 del mese precedente.
Infine, il sotto-indice sui prezzi è aumentato a 9,2 punti da quota
4,5 di agosto.
Per quanto riguarda il nostro Paese, l'Istat ha reso noto che ad
agosto l'inflazione italiana ha registrato un aumento dello 0,4% su
base mensile e dello 0,4% su base annua (confermando il dato di
luglio); la stima preliminare era +0,5%. La stabilitá
dell'inflazione è il risultato di un quadro con pochi scostamenti
rispetto al mese di luglio; da segnalare solamente la lieve
accelerazione dei prezzi dei Beni non durevoli (da +0,2% a
+0,6%).
A piazza Affari ha brillato il comparto oil e oil service con
Saipem che ha chiuso a +2,79%, insieme a Tenaris (+2,78%) e Eni
(+1,92%) che hanno beneficiato del forte rialzo del prezzo del
petrolio. Bene Cnh I. (+0,25%), salita in scia ai rumors secondo
cui Elliott starebbe acquistando azioni Cnh, per poi perdere
terreno sul finale.
In netto calo Atlantia (-7,84%) alla vigilia del Cda convocato
dal presidente Fabio Cerchiai, d'intesa con l'a.d. Giovanni
Castellucci, per domani alle ore 14h30. Sul tavolo dovrebbe esserci
il tema della governance dopo le vicende che hanno coinvolto la
controllata Aspi.
In rosso anche Juventus (-3,3%) e Campari (-2,34%). Segno meno
pure per i bancari: Intesa Sanpaolo -1,76%, Unicredit -1,71%, Banco
Bpm -1,28%, Ubi B. -0,86%. In controtendenza Bper che ha chiuso
sopra la parità a +0,47%.
Sul resto del listino è salita ancora Salini Impregilo (+2,86%)
che si è aggiudicata venderdi' scorso una maxi commessa da circa 20
miliardi di dollari per la progettazione e la costruzione del treno
ad alta velocitá in Texas. Si segnala inoltre che Banca Imi ha
confermato il giudizio buy su Sesa (+3,83% a 38 euro), alzando il
prezzo obiettivo a 48,3 euro da 39 euro
Sull'Aim Italia infine ottima performance per Askoll Eva
(+11,45%) e Innovatec (+5,5%). Bene anche Monnalisa (+1,84%) che ha
aperto ieri a Recife il quarto negozio in Brasile, dove è giá
presente a San Paolo, Belo Horizonte e all'outlet mall di
Catarina.
lpg
(END) Dow Jones Newswires
September 16, 2019 11:53 ET (15:53 GMT)
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