Npl Meeting: Ifis, a Venezia il 26/27 5 sessioni e oltre 1.000 addetti
23 Settembre 2019 - 1:03PM
MF Dow Jones (Italiano)
Tutto pronto per l'Npl Meeting 'Run The Industry', evento di
riferimento per il mercato italiano e internazionale dei
Non-Performing Loans e il bank restructuring promosso dal gruppo
B.Ifis che si terrà al Lido di Venezia, giovedì 26 e venerdì 27
settembre.
Un momento di approfondimento utile per tastare il polso del
mercato, considerato che saranno previsti oltre mille partecipanti
che assisteranno e prenderanno parte a workshop e a 5 tavole
rotonde in rappresentanza degli operatori del settore (l'edizione
2018 ha visto oltre 800 partecipanti).
Più nel dettaglio, il 26 settembre sarà la giornata dei
networking con workshop organizzati e autogestiti dagli stessi
partecipanti sui temi più caldi. La main conference si svolgerà il
27 settembre al Palazzo del Cinema. La giornata, articolata in
diversi tavoli di discussione con oltre 30 relatori, prenderà il
via da un'analisi degli impatti della normativa regolamentare sulle
banche e sul mercato dei non performing per proseguire con singoli
focus (recovery industry, Gacs, Utp e intelligenza artificiale a
supporto dell'erogazione, gestione e recupero del credito).
La prima tavola rotonda - dopo i saluti introduttivi di Luciano
Colombini, ceo di Banca Ifis e di Francesco Giavazzi, professore di
politica economica all'Università Bocconi - sarà incentrata come
accennato sulla regolamentazione e il complesso quadro normativo
che regola il mercato del credito deteriorato. A interloquire di
regole e cambiamenti di strategia distributiva saranno esperti e
manager di Pwc, Unicredit, Goldman Sachs, Intesa Sanpaolo e due
esponenti delle autorità di regolamentazione: Meri Rimmanen, head
of reporting, loan management and trasparency dell'Eba e Bruna
Szego, head of the regulation and macroprudential analysis
directorate di Banca d'Italia.
A seguire - nella seconda tavola rotonda - si discuterà di
potenzialità e criticità dell'industria del credito deteriorato con
esponenti di punta di Credito Fondiario, Ifis, AnaCap Financial
Partners, doValue e Unirec.
Al centro della terza tavola rotonda ci sarà lo strumento della
Gacs (garanzia pubblica sulla cartolarizzazione delle sofferenze)
cui hanno fatto ricorso diverse banche nei mesi scorsi al fine di
agevolare lo smobilizzo dei crediti in sofferenza. Il dibattito
sarà animato dagli interventi di Michelangelo Margaria, senior vice
president di Moody's, esponenti del Mef come Stefano Cappiello e
manager di Oliver Wyman, Cerved, Muzinich&Co ed esperti
dell'Università Ca' Foscari di Venezia.
Nel corso della quarta tavola rotonda si discuterà di blockchain
e di tecnologie digitali al servizio del business del credito
deteriorato con Ibm Italy, Oracle Italy e FinScience.
Chiuderà i lavori la quinta tavola rotonda sulle inadempienze
probabili, i cosiddetti Utp (unlikely to pay), un mondo che - se
ben organizzato - potrebbe da un lato far tirare un sospiro di
sollievo all'economia reale (grazie al ritorno in bonis di alcuni
crediti) e dall'altro rappresentare una nuova opportunità di
specializzazione per gli operatori. A discutere delle prospettive
del settore saranno i servicers e gli originators con Intrum Italy,
Dea Capital Alternative Funds Sgr, B.Mps, Prelios Group e Fbs
(gruppo B.Ifis).
Sempre il 27 settembre sarà diffusa e pubblicata una nuova
edizione del Market Watch Npl a cura dell'Ufficio studi di Banca
Ifis con gli scenari e i dati aggiornati del mercato dei non
performing loans. L'evento sarà infatti l'occasione per fare il
punto sul mercato in una fase in cui le previsioni dipingono quello
degli Npl come un mercato incamminato sul viale del tramonto. La
fotografia dell'industria del deteriorato nel 2019 mostra però una
realtà ben diversa: dal 2015 al primo trimestre del 2019, le banche
hanno ceduto sul mercato 192 miliardi di non performing exposure
lorde, per un totale di oltre 12 milioni di posizioni. Una mole
decisamente importante di crediti deteriorati, seppure non
esaustiva. Lo dimostra il fatto che circa 170 miliardi di Npe
(lorde) sono ancora a bilancio degli istituti di credito, dunque le
cessioni non sono finite.
Secondo alcuni dei dati aggiornati contenuti nel Market Watch
Npl di B.Ifis che MF-Dowjones è stata in grado di anticipare lo
studio mostra una certa vivacità del settore con 50 investitori
attivi (di cui solo il 20% italiani), 49 servicer e 984 agenzie di
recupero crediti per un'occupazione che supera i 13.300 addetti
diretti, senza considerare l'indotto di studi legali e consulenti
esterni, per un giro d'affari complessivo di circa 2,1 miliardi di
ricavi. Le agenzie di recupero crediti sono 984 (secondo il
censimento dell'Unirec) e in base agli ultimi bilanci registrano
ricavi totali per 970 mln di euro (+14% a/a).
cce
(END) Dow Jones Newswires
September 23, 2019 06:48 ET (10:48 GMT)
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