Avvio di settimana negativo per piazza Affari (-1,01%) e per le altre Borse europee che dopo un avvio cauto hanno accelerato al ribasso in scia alla pubblicazione degli indici Pmi che hanno deluso le attese.

Nel dettaglio, l'indice Pmi composito dell'Eurozona preliminare di settembre si è attestato a 50,4 punti, in calo rispetto ai 51,9 di agosto, e al di sotto delle aspettative del consenso degli economisti contattati a 52 punti. L'indice preliminare relativo al settore dei servizi si è invece assestato a 52 punti, in discesa rispetto ai 53,5 del mese precedente (53,4 punti il consenso). Quello manifatturiero è calato a 45,6 punti dai 47 di agosto (47,3 punti il consenso).

Per quanto riguarda i singoli Stati, il Pmi manifatturiero preliminare della Germania è calato a 41,4 punti rispetto ai 43,5 di agosto (44,2 punti il consenso), mentre l'indice preliminare relativo ai servizi tedeschi è risultato pari a 52,5 punti, in calo dai 54,8 di agosto (54,4 punti il consenso).

Il Pmi manifatturiero della Francia invece è risultato pari a 50,3 in discesa rispetto ai 51,1 del mese precedente. Infine, l'indice Pmi servizi francese si è attestato a 51,6 punti, in calo rispetto ai 53,4 di agosto.

Mario Draghi, presidente della Banca Centrale Europea, in scia ai dati ha sottolineato, che dalla "mia ultima audizione di fronte al Parlamento Europeo, l'inerzia di crescita dell'Eurozona ha rallentato nettamente, piú di quanto previsto in precedenza". Questo rallentamento, ha aggiunto il banchiere centrale, "è principalmente dovuto alla debolezza del commercio internazionale in un contesto di persistente incertezza e legata a politiche protezionistiche e a fattori geopolitici".

Peggiore blue chip a piazza Affari è stata Juventus che ha perso il 4,75%, dopo la proposta di aumento di capitale per un importo massimo di 300 mln euro e la pubblicazione dei risultati 2018/2019. In netto calo anche il comparto oil e oil service con Eni che archivia la sessione a -2,83%, insieme a Tenaris (-2,78%) e Saipem (-2,01%).

Segno meno poi nel lusso per S.Ferragamo (-3,15% a 17,08 euro), con Equita Sim che ha ridotto il prezzo obiettivo da 18,5 a 17,3 euro, confermando la raccomandazione hold. Giù i bancari: Intesa Sanpaolo -1,18%, Bper -1,33%, Ubi B. -2,49%, Banco Bpm -3,15%, Unicredit -3,44%.

Uniche blue chip a chiudere in positivo sono state Terna (+0,25%), Generali Ass. (+0,36%), Campari (+0,49%), Amplifon (+0,72%), Enel (+1,44%) e Italgas (+1,62%). Invariata Recordati.

Sul resto del listino in forte calo Eprice (-9,97%). Il Cda di Eprice ha deliberato di non estendere il diritto di esclusiva concesso a Omni Partners, scaduto questa mattina alle 8h00, non avendo ricevuto le informazioni richieste entro la scadenza dell'esclusiva. Bene invece Piaggio (+0,88% a 2,74 euro), con Banca Akros che ha confermato il rating neutral sul titolo alzando il target price a 3,15 euro da 3,05 euro.

Sull'Aim Italia infine è salita Sirio (+1,94%), che si è aggiudicata provvisoriamente la concessione per la gestione del servizio bar e ristorante presso l'Aeroporto Internazionale di Napoli - Capodichino, quinto aeroporto italiano in termini di flussi di passeggeri annui.

lpg

 

(END) Dow Jones Newswires

September 23, 2019 11:48 ET (15:48 GMT)

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