Chiusura negativa per il Ftse Mib che dopo aver toccato un picco di 22.293 punti ha accelerato al ribasso in scia alla pubblicazione dei dati macro statunitensi, chiudendo a -0,81% a 21.927 punti, il minimo registrato in questa seduta.

Nel dettaglio l'indice Ism manifatturiero e' sceso ancora di piú in territorio di contrazione a settembre, a 47,8 punti, in calo rispetto ai 49,1 di agosto e di molto inferiore al consenso degli economisti, a 50,4 punti. Sempre a settembre, il sotto-indice sull'occupazione è sceso a 46,3 punti dai 47,4 di agosto e quello relativo ai nuovi ordini è salito marginalmente a 47,3 punti dai 47,2 del mese precedente.

Il Pmi manifatturiero Usa, nella lettura finale di settembre, si è attestato a 51,1 punti, superiore ai 50,3 di agosto e alla lettura preliminare a 51 punti. Il dato indica un lieve miglioramento della salute dell'industria americana, sebbene la produzione di beni di prima necessitá abbia registrato il peggior trimestre dal 2009.

La crescita dell'output e dei nuovi ordini è stata modesta, mentre la fiducia delle imprese è rimasta relativamente cupa a causa di un calo della domanda.

Per quanto riguarda l'Eurozona l'indice Pmi manifatturiero definitivo di settembre si è attestato a 45,7 punti, in diminuzione dai 47 punti di agosto. Il dato stata rivisto marginalmente al rialzo rispetto alla rilevazione preliminare e al consenso a 45,6 punti.

Entrando nel dettaglio dei singoli Stati, il Pmi manifatturiero definitivo della Francia si è attestato a 50,1 punti, in calo rispetto ai 51,1 di agosto e rivisto marginalmente al ribasso rispetto al preliminare a 50,3 punti. Quello della Germania è risultato pari a 41,7 punti, in ribasso rispetto ai 43,5 del mese precedente e poco sopra la lettura preliminare a 41,4 punti. Infine, l'indice Pmi manifatturiero dell'Italia si è attestato a 47,8 punti, in calo dai 48,7 di agosto.

Chiudono contrastati i bancari: Banco Bpm +1,17%, Ubi B. +0,62%, Bper -0,11%, Intesa Sanpaolo -0,94%, Unicredit -1,2%. Uniche altre blue chip a chiudere in positivo sono state Amplifon (+0,44%), A2A (+0,36%), Campari (+0,12%). Invariata Hera.

Maglia nera per Atlantia che ha accelerato al ribasso (-2,43%) dopo che il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Paola De Micheli, ha detto che sulla concessione autostradale ad Atlantia "c'è una procedura in corso, quando questa procedura sará terminata, tutti saranno edotti delle evidenze. In questi giorni stiamo acquisendo ulteriori atti formali".

Chiude al rialzo Class E. (+14,21%) - che assieme a DowJones&Co. controlla questa agenzia - dopo la pubblicazione dei conti del primo semestre 2019. La società ha chiuso i primi sei mesi dell'anno con ricavi totali pari a 40,10 mln euro, in crescita del 16% rispetto ai 34,56 milioni del corrispondente periodo del 2018.

Sull'Aim Italia Bio On chiude in netto calo a -47,92% a 10 euro. A penalizzare la societá sono stati i conti del primo semestre 2019 che hanno mostrato un totale ricavi a 917.000 euro, di cui 767.000 euro realizzati con terzi, rispetto a un totale ricavi del primo semestre 2018 di 6,123 mln euro.

lpg

 

(END) Dow Jones Newswires

October 01, 2019 11:52 ET (15:52 GMT)

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