BORSA: commento di chiusura
01 Ottobre 2019 - 6:07PM
MF Dow Jones (Italiano)
Chiusura negativa per il Ftse Mib che dopo aver toccato un picco
di 22.293 punti ha accelerato al ribasso in scia alla pubblicazione
dei dati macro statunitensi, chiudendo a -0,81% a 21.927 punti, il
minimo registrato in questa seduta.
Nel dettaglio l'indice Ism manifatturiero e' sceso ancora di piú
in territorio di contrazione a settembre, a 47,8 punti, in calo
rispetto ai 49,1 di agosto e di molto inferiore al consenso degli
economisti, a 50,4 punti. Sempre a settembre, il sotto-indice
sull'occupazione è sceso a 46,3 punti dai 47,4 di agosto e quello
relativo ai nuovi ordini è salito marginalmente a 47,3 punti dai
47,2 del mese precedente.
Il Pmi manifatturiero Usa, nella lettura finale di settembre, si
è attestato a 51,1 punti, superiore ai 50,3 di agosto e alla
lettura preliminare a 51 punti. Il dato indica un lieve
miglioramento della salute dell'industria americana, sebbene la
produzione di beni di prima necessitá abbia registrato il peggior
trimestre dal 2009.
La crescita dell'output e dei nuovi ordini è stata modesta,
mentre la fiducia delle imprese è rimasta relativamente cupa a
causa di un calo della domanda.
Per quanto riguarda l'Eurozona l'indice Pmi manifatturiero
definitivo di settembre si è attestato a 45,7 punti, in diminuzione
dai 47 punti di agosto. Il dato stata rivisto marginalmente al
rialzo rispetto alla rilevazione preliminare e al consenso a 45,6
punti.
Entrando nel dettaglio dei singoli Stati, il Pmi manifatturiero
definitivo della Francia si è attestato a 50,1 punti, in calo
rispetto ai 51,1 di agosto e rivisto marginalmente al ribasso
rispetto al preliminare a 50,3 punti. Quello della Germania è
risultato pari a 41,7 punti, in ribasso rispetto ai 43,5 del mese
precedente e poco sopra la lettura preliminare a 41,4 punti.
Infine, l'indice Pmi manifatturiero dell'Italia si è attestato a
47,8 punti, in calo dai 48,7 di agosto.
Chiudono contrastati i bancari: Banco Bpm +1,17%, Ubi B. +0,62%,
Bper -0,11%, Intesa Sanpaolo -0,94%, Unicredit -1,2%. Uniche altre
blue chip a chiudere in positivo sono state Amplifon (+0,44%), A2A
(+0,36%), Campari (+0,12%). Invariata Hera.
Maglia nera per Atlantia che ha accelerato al ribasso (-2,43%)
dopo che il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Paola De
Micheli, ha detto che sulla concessione autostradale ad Atlantia
"c'è una procedura in corso, quando questa procedura sará
terminata, tutti saranno edotti delle evidenze. In questi giorni
stiamo acquisendo ulteriori atti formali".
Chiude al rialzo Class E. (+14,21%) - che assieme a
DowJones&Co. controlla questa agenzia - dopo la pubblicazione
dei conti del primo semestre 2019. La società ha chiuso i primi sei
mesi dell'anno con ricavi totali pari a 40,10 mln euro, in crescita
del 16% rispetto ai 34,56 milioni del corrispondente periodo del
2018.
Sull'Aim Italia Bio On chiude in netto calo a -47,92% a 10 euro.
A penalizzare la societá sono stati i conti del primo semestre 2019
che hanno mostrato un totale ricavi a 917.000 euro, di cui 767.000
euro realizzati con terzi, rispetto a un totale ricavi del primo
semestre 2018 di 6,123 mln euro.
lpg
(END) Dow Jones Newswires
October 01, 2019 11:52 ET (15:52 GMT)
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