B.Mps: trattativa finale Mef-Ue su scissione 10-14 mld Npe (Sole)
09 Ottobre 2019 - 09:00AM
MF Dow Jones (Italiano)
La complessa proposta del Ministero dell'Economia per la
scissione di 10-14 miliardi di crediti deteriorati di B.Mps è al
vaglio finale della direzione della concorrenza dell'Ue. La
decisione definitiva di Bruxelles, scrive Il Sole 24 ore, arriverà
solo dopo l'insediamento del commissario Margarethe Vestager, che
entro poche settimane dovrà esprimersi sull'esistenza o meno di
aiuti di Stato e quindi di eventuali effetti distorsivi sulla
concorrenza. Ragionevolmente, dunque, il responso della Ue arriverà
prima che a fine dicembre il governo italiano ottemperi agli
obblighi di dettagliare le modalità di uscita dal capitale di Mps
entro il 2021.
La richiesta del Mef all'Ue è partita in primavera, con la
presentazione di una proposta formale di scissione dei crediti
deteriorati di Mps a favore di Amco (la ex Sga) indicando anche un
prezzo che, rivela il quotidiano, sarebbe più vicino a quelli di
bilancio del Monte che a quelli di mercato. Alla scissione avrebbe
fatto seguito una "compensazione" tra azionisti di Mps (controllato
al 68% dello Stato) e
quelli della società veicolo di Sga che fa capo per il 100% dal
Tesoro.
La commissione Ue già a giugno ha designato come proprio advisor
la società di consulenza Oliver Wyman per verificare che il valore
di trasferimento dell'attivo di bilancio di Mps sia compatibile con
i prezzi di mercato o equivalente nel caso in cui non vi sia un
mercato di
riferimento (in particolare per i 7 miliardi di Utp, dato che
non esistono serie storiche di riferimento).
Il lavoro tecnico di Oliver Wyman sarebbe già stato completato e
dalle prime valutazioni di Dg Comp non emerge un orientamento
favorevole all'operazione che, se effettuata a valori di carico,
sarebbe distorsiva della concorrenza. Ora il dossier sarebbe
oggetto di un carteggio tra Tesoro e Dg Comp, per possibili
ridefinizioni del prezzo e perimetro di cessione degli Npe. Al
vaglio anche l'ipotesi di scindere non più l'intero stock da 14
miliardi di crediti deteriorati ma "solo" il 70-80% degli Npl e
Utp, puntando comunque a portare l'Npe ratio intorno al 5%,
che è l'obiettivo a tendere fissato da Eba e Bce per tutte le
banche europee.
Il nodo decisivo del confronto di questi giorni riguarda il
prezzo
di "mercato" che la Ue è disposta ad autorizzare e l'impatto che
questo
avrà sul Cet1 della banca. L'esito della trattativa tra Tesoro e
Ue è solo uno dei tasselli, anche se probabilmente quello
fondamentale, che dovrà portare all'uscita dallo Stato da Mps
rendendo possibile l'aggregazione dell'istituto senese con un'altra
banca italiana.
vs
(END) Dow Jones Newswires
October 09, 2019 02:45 ET (06:45 GMT)
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