Nel corso del mio colloquio con il premier britannico, Boris Johnson, ieri a Londra "ho portato la posizione del Parlamento europeo sulla Brexit. Nonostante una certa fiducia e speranza ho dovuto constatare che non ci sono grandi progressi. Pensiamo che un'uscita dell'Uk dall'Ue con un accordo sia di gran lunga il risultato migliore. Ho spiegato a Johnson che il Parlamento europeo non accetterà però un accordo a tutti i costi, un'intesa che possa minare l'accordo del Venerdì santo e il processo di pace in Irlanda o compromettere l'integrità del nostro mercato unico".

Lo ha detto il presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, in seduta plenaria, aggiungendo che "abbiamo esaminato le proposte presentate dal Regno Unito come alternativa al backstop originale e abbiamo detto a Johnson che non costituiscono al momento una base per poter arrivare a un accordo. Sono delle idee, ma non sono proposte immediatamente attuabili".

"Ci sono due alternative a un'intesa: l'estensione o nessun accordo. IL Parlamento è aperto alla possibilità di un'estensione qualora vi siano validi motivi e obiettivi precisi ma richiedere un rinvio della Breit è prerogativa del Regno Unito. Il no-deal sarebbe fortemente negativo, avrebbe serie conseguenze economiche per entrambe la parti ma soprattutto per l'Uk. L'uscita sena un accordo sarebbe però responsabilità del Governo britannico", ha proseguito Sassoli.

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October 09, 2019 10:02 ET (14:02 GMT)

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