Confindustria e Commercialisti hanno presentato oltre 50 proposte di razionalizzazione per snellire il sistema tributario italiano.

Il documento "Imprese e commercialisti per un Fisco più semplice", contiene oltre 50 articolati normativi che si articolano lungo tre direttrici: la semplificazione normativa, la razionalizzazione degli adempimenti e la garanzia di un rapporto equilibrato tra fisco e contribuenti. Le proposte spaziano dall'ambito Iva e imposte indirette a quello Ires e reddito d'impresa; da quello relativo a Irpef e sostituiti d'imposta a quello dei tributi locali, fino a toccare gli ambiti dell'accertamento, del contenzioso e della riscossione.

Secondo Commercialisti e Confindustria è prioritario intervenire nell'ambito Iva, per ridurre e semplificare la mole di adempimenti e oneri connessi. A quasi un anno dall'introduzione dell'obbligo di fatturazione elettronica è fondamentale che gli sforzi profusi si traducano in risultati concreti in termini di semplificazione e risparmio di costi, a partire dal rendere annuale la trasmissione dell'esterometro, cioè delle operazioni con soggetti non residenti, ora mensile.

Il documento affronta poi alcune significative complicazioni operative, come la gestione di doppi binari, che sottrae tempo e risorse agli operatori e che andrebbe regolamentata con maggiore coerenza. L'equilibrio del rapporto fisco-contribuente, sottolineano Commercialisti e Confindustria, è spesso compromesso da interpretazioni di prassi in contrasto con principi di logica giuridica. Tra le contromisure da adottare per facilitare questo rapporto, il documento vaglia anche i temi della acquiescenza parziale, dell'obbligo generalizzato di contraddittorio preventivo e di comunicazione della chiusura di una verifica anche in caso di suo esito negativo, nonché quello di una razionalizzazione della disciplina degli avvisi bonari. Una tax governance sempre più orientata alla prevenzione dei rischi di natura fiscale dovrebbe, inoltre, essere corredata da un ripensamento della reazione sanzionatoria che appare, in specifici casi, sproporzionata rispetto alla condotta perseguita.

"Il nostro auspicio - affermano il direttore generale di Confindustria, Marcella Panucci e il presidente dei Commercialisti, Massimo Miani - è che questo lavoro congiunto possa costituire un valido contributo per il legislatore e per l'amministrazione finanziaria e che le occasioni di dialogo sul tema delle semplificazioni possano contribuire a riallacciare le fila di progetti di revisione complessiva della struttura e della disciplina dei singoli tributi. Imprese e professionisti continuano a considerare lo Statuto dei diritti del contribuente un presidio per la chiarezza, la logicità e la razionalità delle norme fiscali. Un sistema tributario come il nostro - concludono - caratterizzato da una frenetica discontinuità e da frequenti ritocchi, sempre nuovi adempimenti e regimi speciali, pregiudica, in alcuni casi, quelle esigenze di certezza, stabilità e semplificazione che i contribuenti e gli operatori del settore invocano".

pev/alu

 

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October 09, 2019 11:00 ET (15:00 GMT)

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