Wall Street prosegue la seduta in lieve calo, dopo la pubblicazione del deludente dato sulle vendite al dettaglio americane di settembre e a causa delle crescenti tensioni tra Cina e Stati Uniti riguardo le proteste di Hong Kong, che potrebbero rendere piú difficile un accordo commerciale tra i due Paesi.

Il Dow Jones è in calo dello 0,06%, l'S&P 500 dello 0,01% e il Nasdaq Composite dello 0,14%.

Nello specifico, le vendite al dettaglio negli Usa sono scese dello 0,3% su base mensile a settembre, un dato inferiore a quello atteso dal consenso degli economisti, che prevedeva un incremento dello 0,3%. Sempre a settembre, escludendo la componente auto, le vendite sono diminuite dello 0,1% rispetto al mese precedente. Il dato sulle vendite al dettaglio di agosto è stato infine rivisto al rialzo da +0,4% m/m a +0,6% m/m.

La lettura odierna ha registrato il primo calo mensile da febbraio, quando il dato era diminuito dello 0,5%. Escludendo le componenti volatili dei veicoli a motore e del gas, la lettura odierna risulta invece invariata da agosto. Il calo non è di buon auspicio per l'andamento dell'economia americana in vista delle festivitá natalizie, ma non è chiaro se quella di settembre rappresenta l'inizio di una tendenza al ribasso. Nei mesi di luglio e agosto le vendite al dettaglio erano invece aumentate in modo significativo, fattore che dovrebbe contribuire a sostenere la crescita del prodotto interno lordo nel terzo trimestre dell'anno.

Il dato rafforza le aspettative del mercato per ulteriori stimoli da parte della Federal Reserve, afferma James Knightley, Chief International Economist di Ing. Questo dato si aggiunge alle deboli aspettative d'inflazione e al contesto macroeconomico in peggioramento, il cui insieme "ci spinge a pensare che la Banca centrale ridurrá il costo del denaro a ottobre, a dicembre e a gennaio", conclude l'esperto.

Tornando alle relazioni tra Cina e Stati Uniti, la Camera dei rappresentanti americana ha approvato all'unanimitá una serie di progetti di legge a sostegno dei manifestanti che, ad Hong Kong, hanno chiesto riforme democratiche, rimproverando il Governo cinese per quella che i legislatori Usa hanno definito come una limitazione delle libertá individuali sul territorio.

A Pechino il portavoce del ministero degli Esteri, Geng Shuang, ha espresso "forte indignazione" per l'approvazione dei disegni di legge da parte della Camera Usa. "L'attuale situazione a Hong Kong non ha nulla a che fare con i diritti umani o la democrazia. Il vero problema è porre immediatamente fine alla violenza, ripristinare l'ordine e salvaguardare lo stato di diritto", ha dichiarato il portavoce avvertendo gli Stati Uniti di non intromettersi negli affari di Hong Kong e sottolineando che firmare tali leggi danneggerebbe gravemente le relazioni tra Washington e Pechino.

Gli investitori temono che questi sviluppi potrebbero complicare il raggiungimento di un accordo commerciale tra i due Paesi.

L'attenzione del mercato è inoltre focalizzata sulla pubblicazione dei conti trimestrali che, nel corso delle prossime settimane, offrirá loro un quadro piú chiaro dell'impatto che la guerra commerciale tra Cina e Stati Uniti sta avendo sui profitti delle societá e sull'economia in generale. Nello specifico, Bank of America, nel terzo trimestre del 2019, ha registrato un calo dell'utile netto, pur superando di poco il consenso degli analisti.

Inoltre, l'utile del terzo trimestre di United Airlines Holdings ha battuto il consenso degli analisti e la compagnia aerea statunitense ha deciso di alzare la guidance per l'intero anno in quanto l'aumento delle prenotazioni ha contribuito a compensare le sfide legate alla messa a terra dei 737 Max di Boeing.

Allo stesso modo, Bank of New York ha riportato un utile netto superiore alle attese degli analisti nel 3* trimestre 2019, a 1,04 mld usd, rispetto ai 940 mln attesi dal consenso.

"Il sentiment di mercato ha spinto al rialzo l'azionario americano nella seduta di ieri". Tuttavia "le ultime notizie tra Usa e Cina e il declassamento dell'Fmi sulle previsioni di crescita globale rimangono elementi che evidenziano l'incertezza delle prospettive", commenta Jingyi Pan di Ig.

Infine, sempre sul fronte macroeconomico, Le scorte delle imprese negli Usa, in termini destagionalizzati, sono rimaste invariate a livello mensile ad agosto. Il dato è peggiore del consenso degli economisti, che si attendeva un incremento dello 0,3% m/m.

L'indice Nahb sull'andamento del mercato immobiliare statunitense nel mese di ottobre si è attestato a 71 punti, in aumento rispetto al dato di settembre a 68 punti. Lo si legge in una nota dell'Associazione nazionale dei costruttori di case. Il dato è migliore delle attese del consenso, a quota 68.

Il cambio euro/usd tratta a 1,1048. Sull'obbligazionario invece, il rendimento del Treasury decennale è in diminuzione all'1,762%, quello biennale invece è all'1,602%.

frc/voc/lus

 

(END) Dow Jones Newswires

October 16, 2019 10:59 ET (14:59 GMT)

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