WALL STREET: mercato ottimista su accordo Brexit, bene Netflix e MS
17 Ottobre 2019 - 5:07PM
MF Dow Jones (Italiano)
Wall Street prosegue la seduta in lieve rialzo, dopo
l'approvazione dell'accordo sulla Brexit da parte del Regno Unito e
dell'Unione Europea. L'intesa dovrá tuttavia essere approvata dal
Parlamento britannico, che ha giá respinto per tre volte quella
ottenuta dall'ex primo ministro, Theresa May, negli scorsi
mesi.
A sostenere il sentiment di mercato sono stati inoltre i conti
di Netflix e Morgan Stanley. La prima societá ha registrato un
utile di 665 milioni di dollari, pari 1,47 usd ad azione, rispetto
ai 403 mln usd, pari 89 centesimi usd, dello stesso periodo dello
scorso anno. In questo caso la lettura ha battuto le previsioni
degli analisti a 1,03 usd. La seconda, invece, ha riportato un
utile in crescita del 3% rispetto allo stesso periodo dello scorso
anno.
Il Dow Jones avanza dello 0,25%, l'S&P 500 dello 0,41% e il
Nasdaq Composite dello 0,37%.
Tornando alle vicende politiche europee, il governo britannico
"difficilmente riuscirá a far passare l'accordo sulla Brexit che ha
negoziato con l'Ue, dato che il Dup si oppone all'intesa",
commentano gli analisti di Evercore Isi. Gli esperti ritengono che
senza il Dup "il premier Boris Johnson avrá bisogno di quasi tutti
i voti dei Conservatori moderati, di alcuni Laburisti ribelli" e
forse di alcuni dei parlamentari che lui stesso ha espulso dal
Partito. "In questo momento, crediamo che l'accordo non abbia i
numeri per essere approvato, ma la cosa può cambiare", concludono
da Evercore.
Nel frattempo, sul fronte macroeconomico, la produzione
industriale negli Usa è scesa dello 0,4% a livello mensile a
settembre, deludendo le attese del consenso, che si aspettavano un
incremento dello 0,1%. Lo ha reso noto la Federal Reserve,
aggiungendo che, sempre a settembre, il tasso di utilizzo degli
impianti si è attestato al 77,5%, anche in questo caso al di sotto
delle stime al 77,8%. Infine il dato sulla produzione industriale
di agosto è stato rivisto da +0,6% a +0,8%.
La produzione manifatturiera americana si è contratta in sei dei
primi nove mesi del 2019. A settembre, l'output industriale e
quello manifatturiero sono entrambi risultati peggiori delle
attese, anche se "riconosciamo che queste letture seguono quelle
sorprendentemente robuste di agosto", osserva James Knightley,
Chief International Economist di Ing. "Con i sondaggi sulla
performance delle imprese che suggeriscono una profonda recessione
dell'industria manifatturiera americana, la richiesta di ulteriori
tagli ai tassi da parte della Federal Reserve rimane molto
forte".
Sempre a livello macro, l'indice sull'attivitá manifatturiera
regionale elaborato dalla Fed di Filadelfia si è poi attestato a
ottobre a 5,6 punti, in calo rispetto ai 12 di settembre. Il dato è
inferiore al consenso degli economisti, che si aspettavano un calo
meno pronunciato, a 7,1 punti.
A settembre il numero di cantieri avviati per la costruzione di
nuove case negli Usa è sceso del 9,4% a livello mensile a 1,256
milioni di unitá (1,32 mln unitá il consenso degli economisti). I
nuovi permessi per costruzioni, sempre a settembre, sono diminuiti
del 2,7% a 1,387 milioni (1,365 mln unitá la previsione degli
esperti).
Infine, le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione
negli Stati Uniti sono aumentate di 4.000 unitá a quota 214.000
(215.000 unitá il consenso degli economisti contattati dal Wsj),
rispetto al dato della scorsa settimana, confermato a quota
210.000.
Il cambio euro/usd tratta a 1,1119. Sull'obbligazionario invece,
il rendimento del Treasury decennale è in lieve aumento all'1,752%,
quello biennale invece è all'1,587%.
frc/voc/lus
(END) Dow Jones Newswires
October 17, 2019 10:52 ET (14:52 GMT)
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