Wall Street prosegue la seduta in lieve rialzo, dopo l'approvazione dell'accordo sulla Brexit da parte del Regno Unito e dell'Unione Europea. L'intesa dovrá tuttavia essere approvata dal Parlamento britannico, che ha giá respinto per tre volte quella ottenuta dall'ex primo ministro, Theresa May, negli scorsi mesi.

A sostenere il sentiment di mercato sono stati inoltre i conti di Netflix e Morgan Stanley. La prima societá ha registrato un utile di 665 milioni di dollari, pari 1,47 usd ad azione, rispetto ai 403 mln usd, pari 89 centesimi usd, dello stesso periodo dello scorso anno. In questo caso la lettura ha battuto le previsioni degli analisti a 1,03 usd. La seconda, invece, ha riportato un utile in crescita del 3% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Il Dow Jones avanza dello 0,25%, l'S&P 500 dello 0,41% e il Nasdaq Composite dello 0,37%.

Tornando alle vicende politiche europee, il governo britannico "difficilmente riuscirá a far passare l'accordo sulla Brexit che ha negoziato con l'Ue, dato che il Dup si oppone all'intesa", commentano gli analisti di Evercore Isi. Gli esperti ritengono che senza il Dup "il premier Boris Johnson avrá bisogno di quasi tutti i voti dei Conservatori moderati, di alcuni Laburisti ribelli" e forse di alcuni dei parlamentari che lui stesso ha espulso dal Partito. "In questo momento, crediamo che l'accordo non abbia i numeri per essere approvato, ma la cosa può cambiare", concludono da Evercore.

Nel frattempo, sul fronte macroeconomico, la produzione industriale negli Usa è scesa dello 0,4% a livello mensile a settembre, deludendo le attese del consenso, che si aspettavano un incremento dello 0,1%. Lo ha reso noto la Federal Reserve, aggiungendo che, sempre a settembre, il tasso di utilizzo degli impianti si è attestato al 77,5%, anche in questo caso al di sotto delle stime al 77,8%. Infine il dato sulla produzione industriale di agosto è stato rivisto da +0,6% a +0,8%.

La produzione manifatturiera americana si è contratta in sei dei primi nove mesi del 2019. A settembre, l'output industriale e quello manifatturiero sono entrambi risultati peggiori delle attese, anche se "riconosciamo che queste letture seguono quelle sorprendentemente robuste di agosto", osserva James Knightley, Chief International Economist di Ing. "Con i sondaggi sulla performance delle imprese che suggeriscono una profonda recessione dell'industria manifatturiera americana, la richiesta di ulteriori tagli ai tassi da parte della Federal Reserve rimane molto forte".

Sempre a livello macro, l'indice sull'attivitá manifatturiera regionale elaborato dalla Fed di Filadelfia si è poi attestato a ottobre a 5,6 punti, in calo rispetto ai 12 di settembre. Il dato è inferiore al consenso degli economisti, che si aspettavano un calo meno pronunciato, a 7,1 punti.

A settembre il numero di cantieri avviati per la costruzione di nuove case negli Usa è sceso del 9,4% a livello mensile a 1,256 milioni di unitá (1,32 mln unitá il consenso degli economisti). I nuovi permessi per costruzioni, sempre a settembre, sono diminuiti del 2,7% a 1,387 milioni (1,365 mln unitá la previsione degli esperti).

Infine, le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti sono aumentate di 4.000 unitá a quota 214.000 (215.000 unitá il consenso degli economisti contattati dal Wsj), rispetto al dato della scorsa settimana, confermato a quota 210.000.

Il cambio euro/usd tratta a 1,1119. Sull'obbligazionario invece, il rendimento del Treasury decennale è in lieve aumento all'1,752%, quello biennale invece è all'1,587%.

frc/voc/lus

 

(END) Dow Jones Newswires

October 17, 2019 10:52 ET (14:52 GMT)

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