Fmi: più rischi con i tassi negativi (MF)
18 Ottobre 2019 - 9:08AM
MF Dow Jones (Italiano)
I tassi sono stati abbassati e portati in negativo dalle banche
centrali per stimolare investimenti, crescita e inflazione.
Tuttavia se lo scenario permane per un lungo periodo, come i
banchieri centrali sanno bene, i benefici si riducono e i rischi
aumentano. Il Fmi ha evidenziato i pericoli in un rapporto appena
pubblicato. In un contesto di mercato in cui i bond con tassi
negativi sono arrivati a 15 mila miliardi di dollari (il 25% del
totale), gli investitori istituzionali devono ampliare i rischi e
diminuire la liquidità dei portafogli per raggiungere gli obiettivi
di rendimento. Così una nuova crisi è in grado di causare più danni
e di propagarsi più facilmente nel settore finanziario, soprattutto
se si attiva un circolo vizioso tra riscatti e vendite dei
fondi.
Come mostrano i grafici in pagina, i fondi obbligazionari hanno
aumentato l'esposizione verso titoli con minore merito creditizio
(sotto il livello B o senza rating) e ridotto quella verso titoli
ad alta liquidità. Il Fmi ha segnalato che c'è un fabbisogno di
asset liquidi per 160 miliardi di dollari nei grandi fondi. Inoltre
ha rilevato che gli asset ad alta liquidità detenuti sono scesi dal
47% di marzo 2018 al 43% di marzo 2019. Perciò i fondi avrebbero
maggiori difficoltà a vendere titoli in portafoglio in caso di
richieste di rimborso dagli investitori. Un problema di questo tipo
si è già verificato negli ultimi mesi, ma in modo limitato a
singoli operatori: ben maggiori sarebbero le conseguenze in caso di
riscatti diffusi. «Questi rischi sono molto maggiori per fondi di
minori dimensioni e per quelli obbligazionari nell'Eurozona», ha
aggiunto il rapporto Fmi. I tassi negativi hanno anche omologato le
scelte dei gestori: così il sistema è più vulnerabile in caso di
problemi su alcuni asset.
Simili difficoltà coinvolgono anche fondi pensione a prestazione
definita e assicurazioni vita, che vedono allargarsi il divario tra
rendimenti garantiti e quelli incassati sui titoli di Stato (in
Germania questo divario è attorno al 3%). Il Fmi ha anche osservato
che gli assicuratori asiatici hanno aumentato di quattro volte
l'esposizione verso asset esteri (a 1.500 miliardi): un fattore che
può propagare i rischi oltre i confini nazionali. Il risultato è
che per esempio un taglio dei tassi Usa e un dollaro più debole
possono creare problemi anche agli assicuratori di Taiwan.
red/fch
(END) Dow Jones Newswires
October 18, 2019 02:53 ET (06:53 GMT)
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