Nel primo semestre di quest'anno l'export dei poli tecnologici del Lazio ha registrato una crescita particolarmente sostenuta (+62,4%), e decisamente più brillante rispetto alla media nazionale. Dopo la frenata del 2018 (-3,4%), le esportazioni del

polo farmaceutico hanno chiuso il primo semestre 2019 in forte crescita con un +67,2% raggiungendo i 6,8 miliardi di euro.

E' quanto emerge dal monitor dei poli tecnologici del Lazio realizzato dalla direzione studi e ricerche di Intesa Sanpaolo nel quale si precisa che le esportazioni dei poli hi-tech laziali nei primi sei mesi dell'anno hanno superato gli 8 miliardi di euro, pari al 60% delle esportazioni regionali evidenziando un trend decisamente brillante rispetto al dato complessivo dei poli tecnologici italiani. Il Lazio si conferma tra le principali aree ad elevato contenuto tecnologico del Paese.

A trainare le esportazioni è stato soprattutto il mercato Usa divenuto primo mercato di sbocco seguito da Germania, Francia e Belgio. Bene anche il polo Ict romano che ha evidenziato un incremento delle esportazioni del 15,7% rispetto ad un 2018 solo lievemente positivo (+1,3%). Anche qui è stato importante il contributo degli Usa e degli Emirati Arabi Uniti. Bene anche il polo aerospaziale del Lazio (+55,1%) che prosegue sulla scia del trend positivo del 2018. In questo caso a trainare le esportazioni sono stati principalmente Turchia e Thailandia.

Più contrastato l'andamento dei distretti tradizionali. Continua il trend di crescita per il distretto ortofrutticolo dell'Agro-Pontino (+5,2%) che esporta quasi la metà delle proprie produzioni in Germania ma crescono anche le vendite verso Polonia, Paesi Bassi e Stati Uniti. Battuta d'arresto invece per il distretto della Ceramica di Civita Castellana che nel primo semestre 2019 registra un -3,5% a causa della contrazione dei flussi verso Germania, Francia e Regno Unito.

Tuttavia le aziende della ceramica viterbese continuano ad essere molto apprezzate per le loro capacità in tema di design e innovazione, con riconoscimenti a livello internazionale.

"Il 2019 -ha commentato Pieluigi Monceri, responsabile della direzione regionale Lazio, Sardegna e Sicilia- conferma l'elevata internazionalizzazione dei poli tecnologici e dei distretti tradizionali della regione, testimoniando la qualità delle produzioni delle aziende laziali e la loro capacità di lavorare bene sui mercati internazionali. La regione è inoltre tra quelle più attive sul fronte dell'innovazione e conta circa 1150 start up innovative collocandosi al secondo posto dopo la Lombardia".

"La nostra banca -ha proseguito- è al fianco delle realtà produttive della regione non solo con strumenti creditizi ma anche con percorsi dedicati volti a supportare, a seconda dei casi, il rafforzamento dimensionale, nonchè l'innovazione e/o l'internazionalizzazione. Nel Lazio, nei primi sei mesi dell'anno 2019 abbiamo erogato oltre 460 milioni di euro alle Pmi e stiamo ulteriormente investendo sulle stesse per sostenerne l'internazionalizzazione, grazie ad una rete estera costituita da banche controllate, filiali corporate e sedi di rappresentanza in circa 40 Paesi, ovvero su tutti i principali mercati".

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(END) Dow Jones Newswires

October 18, 2019 05:53 ET (09:53 GMT)

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