FESTIVAL ASSICURAZIONI: Ania pensa a task force per contrasto frodi non auto
18 Ottobre 2019 - 12:52PM
MF Dow Jones (Italiano)
La diffusione delle frodi nel sistema assicurativo italiano e le
soluzioni più innovative per cercare di affrontarle efficacemente
sono state al centro di un convegno che si è tenuto questa mattina
presso la Fabbrica del Vapore, nell'ambito del Milano Festival
delle Assicurazioni organizzato da Class E. (che assieme a DowJones
& Co. Controlla questa agenzia) e Assinews.
In avvio di lavori è stato spiegato come in Italia i tentativi
di frode non siano limitati al solo ambito assicurativo e
rappresentino anzi un fenomeno sociale, endemico. Per il solo
comparto insurance, negli ultimi anni questi fenomeni si sono
tradotti, in media, in perdite di circa 15 milioni di euro
all'anno.
Alberto Guidi, Direttore Sinistri del gruppo Cattolica Ass., ha
voluto sfatare il luogo comune del numero di tentativi di fronte
concentrato nel Sud Italia. "In realtà con l'ultima crisi economica
non c'è più grande distinzione e si verificano tentativi di fronte
indistintamente da Bolzano a Palermo", ha osservato. Citando alcune
statistiche tracciate dall'Ivass, il manager ha riferito che "oltre
il 20% di più di due milioni di denunce di sinistri presentano
profili potenzialmente fraudolenti; tra il 2% e il 3% vengono
effettivamente accertati e le compagnie portano gli autori davanti
a un giudice in circa la metà di questi casi". Ha inoltre spiegato
che 7-8 sinistri su dieci avvengono sul segmento auto, citando casi
non rari accertati nel passato durante i quali sono emersi aborti
indotti mascherati da interruzioni di gravidanza in seguito a
incidenti stradali o sinistri sul lavoro anche in questo caso
'camuffati' da sinistri mai avvenuti lungo le strade. "Ania e Ivass
hanno fatto un grande lavoro sulle banche dati, mettendo dunque in
forte difficoltà i frodatori stradali seriali. Questi ultimi, di
conseguenza, hanno iniziato a spostarsi verso il mondo non
auto".
Romina Ronchi, responsabile dell'ufficio Property &
Protection dell'Ania, ha puntualizzato come il 22% degli incidenti
d'auto denunciati in Italia vengano classificati come a rischio
frode - con punte del 37% nel Sud Italia e del 48% a Napoli - il
13% siano a rischio effettivo d'istruttoria e il 15% alla fine
venga chiuso senza seguito. "In pochi casi le compagnie procedono a
querelare, per via delle note lungaggini del procedimento penale",
ha spiegato. La manager ha annunciato che Ania nei prossimi mesi
darà vita a un Osservatorio - con un proprio statuto - assieme a
medici e rappresentanti della Magistratura: l'organismo dovrà
promuovere e certificare l'attività antifrode assicurativa,
cercando in particolare di colmare il gap informativo rappresentato
dall'assenza di una banca dati dei servizi assicurativi non auto.
Ronchi ha infine osservato come l'attività antifrode per le
assicurazioni rispetto al passato non rappresenti più "un costo,
quanto piuttosto un investimento necessario per rendere ancora più
efficiente il processo assicurativo: dalla distribuzione dei
prodotti alla liquidazione dei sinistri in tutti i rami".
Andrea Lorenzoni, managing director Financial Services Insurance
di Accenture, ha invece spiegato come - rispetto al passato - il
mondo delle assicurazioni abbia iniziato a evolversi molto
rapidamente, aprendo tuttavia pericolose 'porte' per nuovi
tentativi di frode che prima non esistevano. "Occorre dunque
dotarsi quanto prima di strumenti adatti per richiuderle", ha
detto. In particolare, a essere esposti saranno "piccoli gruppi
assicurativi che generalmente investono meno" non potendo fare leva
su efficienti economie di scala. "Avranno pertanto più difficoltà
ad arginare i fenomeni che stanno evolvendo molto rapidamente".
ofb/lab
(END) Dow Jones Newswires
October 18, 2019 06:37 ET (10:37 GMT)
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