"Sono molto deluso per il risultato del nostro dibattito sulla Macedonia del Nord e l'Albania, Paesi candidati all'apertura dei negoziati per l'adesione all'Unione Europea. Quando ho assunto l'incarico, 5 anni fa, ho detto al Parlamento europeo che, durante il mio mandato, non vi sarebbe stato nessun altro ampliamento, provocando grande delusione nei Balcani. Era chiaro a quel tempo che nessun Paese sarebbe stato in grado di rispettare i criteri e gli standard europei in quella regione. Ma quello che abbiamo visto ieri sera è stata una cosa diversa. Bisognava che i capi di Stato e di Governo prendessero una decisione in merito alla candidatura di questi Paesi alla fase successiva, quella dei negoziati. Alcuni degli Stati membri hanno detto di non essere ancora pronti ed è stato un grave e pesante errore storico", ha dichiarato il presidente della Commissione europea, Jean Claude Juncker, durante la conferenza stampa che si è tenuta alla fine del Consiglio europeo.

"L'Ue se vuole essere rispettata nel mondo, deve rispettare le promesse. Se questa è la fine dell'ampliamento, dovremo far fronte a parecchie critiche perché siamo stati noi ad incoraggiare questi Paesi a farsi avanti e abbiamo fatto pubblicamente delle promesse a questi Paesi.

Mi auguro che questo non rimanga nella memoria collettiva come un errore storico", ha continuato il presidente della Commissione, commentando la mancanza dell'unanimità all'interno del Consiglio in merito alla questione macedone e a quella albanese.

"Abbiamo anche discusso del quadro finanziario pluriennale per i prossimi 7 anni ma ci sono ben pochi elementi nuovi. Ho ricordato al Consiglio che ha l'obbligo di concludere il dibattito perché se attendiamo la fine dell'anno prossimo, perderemmo del tempo prezioso, durante il quale i ricercatori non potranno fare ricerca, gli studenti non potranno partecipare al progetto Erasmus, che è uno dei risultati migliori che l'Unione ha mai ottenuto. Il Consiglio deve ancora lavorare molto per mettersi d'accordo sulla proposta del bilancio della Commissione, che, lasciatemi dire, è una proposta molto saggia che combina nuovi ed esistenti elementi. Per questa ragione, deve essere approvata dagli Stati membri", ha continuato Juncker.

"Penso che Merkel abbia ragione quando dice che il Regno Unito diventerà un Paese terzo nei confronti dell'Unione Europea. Non mi piace questa prospettiva ma è questo quello che hanno voluto i britannici", ha concluso Jean Claude Juncker.

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October 18, 2019 09:22 ET (13:22 GMT)

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