FESTIVAL ASSICURAZIONI: la lunga rincorsa dell'Italia (Mi.Fi.)
21 Ottobre 2019 - 08:27AM
MF Dow Jones (Italiano)
Le compagnie di assicurazione sono pronte a governare la
disruption e appaiono più disposte rispetto ad altre industrie a
mettere la sostenibilità al centro dei rispettivi piani
industriali, considerando che il loro mestiere, per definizione, è
coprire le persone dai rischi portando benefici per l'intera
comunità.
Argomenti che sono stati e saranno al centro della prima
edizione del Milano Festival delle Assicurazioni, una tre giorni
(fino a sabato 19 ottobre) di eventi dedicati al mondo assicurativo
organizzata da MF-Milano Finanza in collaborazione con Assinews
nella suggestiva sede della Fabbrica del Vapore in via Procaccini a
Milano.
L'iniziativa si è aperta giovedì 17 con la XVIII edizione
dell'Insurance Day organizzato in collaborazione con Accenture.
L'obiettivo dell'evento, ha spiegato l'editor in chief e chief
executive officer di Class Editori , Paolo Panerai, è contribuire a
colmare il gap assicurativo che caratterizza l'Italia nel confronto
con gli altri Paesi europei (le coperture assicurative sono pari a
circa la metà) facendo conoscere agli italiani i vantaggi di
sottoscrivere una polizza per proteggersi dai rischi.
I numeri su quanta strada c'è da fare parlano chiaro: se gli
italiani per giochi e lotterie sono pronti a puntare 107 miliardi
di euro, per le assicurazioni danni non auto spendono appena 17
miliardi, mentre sui conti correnti hanno una giacenza media di
1.400 miliardi di euro. Di fatto gli italiani si autoassicurano con
i propri risparmi. Un simile scenario rappresenta una vasta
prateria da conquistare per le compagnie assicurative, che però,
dal canto loro, sono chiamate a rendere più trasparenti e
comparabili le polizze. In questa direzione va l'Osservatorio
Permanente sui prodotti assicurativi lanciato lo scorso giugno dal
gruppo Class Editori in collaborazione con Assinews, che ha messo a
confronto più di 30 prodotti vita. Un quadro dal quale emerge un
panorama variegato con imprese rispondenti ai canoni della
trasparenza ma anche con società ancora carenti. Diversità che
vanno colmate: le autorità di controllo, ossia principalmente Ivass
e Consob, chiedono un mercato in cui le polizze siano quanto più
possibile comparabili.
La trasparenza «non è un'opzione ma un'esigenza normativa e
l'obiettivo è avere un mercato che possa essere recepito
consapevolmente dai cittadini e che eviti incertezze», ha
sottolineato nel suo video di saluto il presidente Ivass, Fabio
Panetta. Le conoscenze degli italiani per le assicurazioni, così
come per l'intero settore finanziario, non sono ancora adeguate e
c'è bisogno anche di facilitare l'accesso alle polizze e la loro
conoscenza nel dettaglio. Evoluzioni che potranno contribuire a
colmare le carenze assicurative dell'Italia.
Qualcosa sta già iniziando a muoversi, ha segnalato Daniele
Presutti, senior managing director, insurance lead for Europe di
Accenture, giovedì 17 durante l'evento moderato dal direttore ed
editore associato di MF-Milano Finanza Gabriele Capolino.
Commentando i volumi del mercato assicurativo italiano nel ramo
danni non auto (+4%) Presutti ha aggiunto che la crescita è stata
spinta da nuovi grandi player entrati con forza nel settore, come
Poste Italiane e Intesa Sanpaolo . Quest'ultima ha messo il settore
assicurativo al centro del proprio piano industriale 2018-2021
puntando alla leadership del mercato assicurativo danni italiano
non auto e i numeri, come mostrato da Maria Luisa Gota,
amministratore delegato e direttore generale di Fideuram Vita, gli
stanno dando ragione. A metà del piano Intesa Sanpaolo (già leader
nel vita) è passata dal 20° al 10° posto del mercato danni. Nelle
filiali dove lavorano 220 specialisti delle protezioni formati
dalla banca in un progetto-pilota la produttività è aumentata di
dieci volte.
Anche Poste Italiane ha lavorato negli ultimi mesi per
accelerare nel settore Danni (non auto) e lunedì 21 ottobre il
gruppo guidato dall'amministratore delegato Matteo Del Fante
avvierà un progetto-pilota, con un'offerta modulare, che consentirà
una protezione a 360 gradi dei rischi dei clienti. «Una piattaforma
che sarà al servizio dei consulenti per trasferire ai clienti le
conoscenze su come coprirsi dai rischi», ha sottolineato Maurizio
Cappiello, amministratore delegato di Poste Assicura e direttore
generale di Poste Vita.
Mentre Unipol , leader nel mercato italiano dell'Rc Auto, sta
facendo leva sulle nuove tecnologie per migliorare l'efficienza e,
ove possibile, liquidare i sinistri auto in appena 24 ore e sta
anche lavorando per consentire ai clienti di pagare i pedaggi
autostradali con sistemi della compagnia, come fa già per i
parcheggi, ha annunciato Enrico San Pietro, insurance business
co-general manager della compagnia assicurativa bolognese. La
spinta è verso un modello che metta la centro il cliente, ha
aggiunto Alberto Vacca, chief business & Investment officer di
Aviva, con il distributore che diventa un partner con il quale
lavorare, aumentando la trasparenza.
Anche se "il prezzo non può essere l'unica variabile mostrata ai
clienti per scegliere", ha ricordato Alberto Minali, amministratore
delegato di Cattolica Assicurazioni . Le tecnologiche possono
essere utili per "semplificare l'offerta e aumentare la qualità dei
servizi offerti", ha dichiarato Marco Sesana, country manager e ceo
di Generali Italia e di Global Business Lines,"ma la vera sfida è
rappresentata il cambiamento culturale in azienda" e al centro del
modello Generali resta la rete degli agenti. Così come per Allianz
, ha aggiunto Leonardo Felician, head of Insurance products
P&C, ricordando che le compagnie dirette sono state disruptive
nel settore dal punto di vista tecnologico ma ora la distanza con
gli agenti si sta colmando.
Il direttore generale di Italiana Assicurazioni, Roberto Laganà,
ha focalizzato invece l'attenzione sul valore delle sostenibilità
economica del settore, ricordando che il gruppo Reale, essendo una
mutua, prevede di accantonare gli utili per rafforzare il
patrimonio della compagnia a vantaggio delle generazioni future.
Mentre Isabella Fumagalli, ceo di Bnp Paribas Cardif, ha posto
l'accento sulla percezione che i clienti hanno ancora del settore
assicurativo, in termini di costi alti e di reputazione. Le ha
fatto eco Alessandro Castellano, country chief executive officer di
Zurich, aggiungendo che "la cronica sotto-assicurazione degli
italiani non può essere cambiata addossando le responsabilità
soltanto ai clienti ma è figlia di un modo vecchio e poco chiaro di
disegnare e proporre le assicurazioni"
red
(END) Dow Jones Newswires
October 21, 2019 02:12 ET (06:12 GMT)
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